Più della metà dei cittadini americani ed europei resta convinta che l’immigrazione sia un problema. Molti di più (quasi il 70%) in Ue come negli Usa non apprezzano le misure adottate dai rispettivi governi in materia di immigrazione e sono favorevoli a una gestione centralizzata piuttosto che delocalizzata della questione. E’ quanto rilevato dal rapporto "Transatlantic Trends: Immigration".
L’indagine esamina l’opinione pubblica americana ed europea (in cinque paesi dell’Ue: Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) su vari aspetti del dibattito sull’immigrazione e l’integrazione ed è il risultato di un progetto congiunto del German Marshall Fund of the United States (USA), della Compagnia di San Paolo e del Borrow Cadbury Trust (UK), in collaborazione con la Fundacion BBVA (Spagna).
Dalla ricerca emerge che il 53% degli intervistati americani e il 52% degli europei continua a non ritenere l’immigrazione un’opportunità ma un problema. Riguardo alle politiche dei governi su questo tema, il 68% degli europei e il 73% degli americani ritiene l’operato poco o molto poco soddisfacente. Tuttavia la maggioranza di americani (52%) ed europei (56%) resta ottimista sull’integrazione degli immigrati e sono alte le percentuali di chi è favorevole ad accogliere un numero maggiore di immigrati con un livello elevato di istruzione.
Più nel dettaglio, in Europa sono gli italiani a dimostrarsi più favorevoli (88%) alla ripartizione degli oneri nella gestione dei flussi provenienti dal Nord Africa a seguito degli avvenimenti della Primavera Araba e i più interessati a un’autorità europea che fissi le quote di ingresso degli immigrati (60%, dato in crescita rispetto al 47% del 2010). Sono anche i più disponibili ad accogliere chi lascia il proprio paese per sfuggire alla povertà (68%), alle persecuzioni (71%), ai conflitti armati (79%) e ai disastri naturali (79%).
Ovunque nei paesi in cui è stata condotta la ricerca, la maggioranza dei cittadini è favorevole ad accogliere un maggior numero di immigrati con un livello di istruzione elevato, parere che incontra il favore del 63% degli americani e del 62% degli europei. Riguardo agli immigrati con un più basso livello di istruzione, tuttavia, solo il 36% degli americani è favorevole ad aumentare il numero di ingressi, rispetto al 29% degli europei.
Infine, come negli anni passati, americani ed europei continuano a sopravvalutare di gran lunga il numero di immigrati presenti nei rispettivi paesi: in media i britannici affermano che gli immigrati rappresentano il 31,8% del totale contro un dato effettivo pari all’11,3% e gli americani stimano una presenza pari al 37,8% del totale, rispetto ad appena il 12,5% effettivo.
Transatlantic Trends: Immigration