Gli italiani dicono sì a diritto di voto e ius soli

Indagine dell’Osservatorio Politico del CISE. Il 71% è d’accordo con l’appello di Napolitano per le seconde generazioni, l’81% manderebbe gli immigrati alle urne per le elezioni comunali. “Temi unificanti, che potrebbero entrare in un’agenda politica condivisa”



Roma – 23 dicembre 2011 - Sì alla cittadinanza italiana per le seconde generazioni e sì, ancora più convinto, al voto degli immigrati alle elezioni amministrative. È questo l’orientamento della maggioranza degli italiani secondo l’Osservatorio Politico del Centro Italiano Studi Elettorali dell'università di Firenze.

 

Il Cise parla di temi “unificanti”, cioè  ”politiche su cui esiste un ampio accordo tra i cittadini; magari tradizionalmente non considerate dai partiti, ma che potrebbero entrare in un’agenda politica condivisa”. “E’ il caso (non casualmente) della recente scelta del Presidente della Repubblica di sollevare con forza il tema della cittadinanza ai figli di immigrati nati nel nostro Paese. Un tema quasi mai toccato dalle forze politiche, e che proprio per questo abbiamo voluto inserire nella nostra indagine”.

I dati dell’indagine (che arrivano da 1500 interviste telefoniche) mostrano come Napolitano si sia mosso in linea con un orientamento diffuso tra gli italiani. Il 71% degli intervistati si dichiara infatti “molto” o “abbastanza d’accordo” con l’affermazione che “I figli di immigrati, se nascono in Italia, dovrebbero ottenere automaticamente la cittadinanza italiana”.

Ancora più alto il consenso al voto amministrativo agli immigrati. L’affermazione “Gli immigrati regolari che pagano le tasse dovrebbero poter votare alle elezioni per il sindaco del comune dove abitano”trova infatti d’accordo l’81% degli intervistati, dato in crescita rispetto a quello, già alto, registrato nell’aprile 2011 (76%).

“È il ritratto di un Paese – scrivono i ricercatori - decisamente disponibile all’idea di strutturare dei percorsi inclusivi per l’integrazione dell’immigrazione in Italia. Ciò appare in parte stridente con la visibilità sui media delle posizioni anti-immigrati, soprattutto veicolate dalla Lega Nord”.

“Visto il prestigioso endorsement del Presidente della Repubblica,- aggiungono - esiste forse la possibilità che il tema possa entrare nell’agenda del governo Monti, anche alla luce dell’ampio consenso di cui gode tra tutti i cittadini (compresi quelli di centrodestra). Tuttavia, come è inevitabile, tra le opinioni dei cittadini e gli effettivi percorsi legislativi ci sono ancora molte valutazioni politiche intermedie da parte dei partiti, che verosimilmente renderanno non semplice l’iter di simili provvedimenti”.