Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 323 del 29/05/2012


 

LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE    (11ª)

 

MARTEDÌ 29 MAGGIO 2012

323ª Seduta

 

Presidenza del Presidente

GIULIANO 

 

            Intervengono il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Martone e il sottosegretario di Stato per lo stesso Dicastero Maria Cecilia Guerra.                                                 

 

 

            La seduta inizia alle ore 16.

 

 

IN SEDE CONSULTIVA 

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (n. 466)

(Osservazioni alle Commissioni 1a e 2a riunite. Seguito dell'esame e rinvio)

 

            Riprende l'esame, sospeso nella seduta dell'8 maggio scorso.

 

     Il presidente GIULIANO dichiara aperta la discussione generale.

 

Il senatore MAZZATORTA (LNP), nel sottolineare la delicatezza della tematica alla base del provvedimento, ricorda che già il precedente Governo era intervenuto sul punto, trasformando la preesistente contravvenzione per l'impiego di immigrati irregolari in delitto. Nel corso dei lavori parlamentari dell'epoca si era riflettuto sulla possibile introduzione di uno specifico reato di "caporalato", apparso però assorbito dalle altre disposizioni sanzionatorie.  Critica lo schema di decreto in esame, poiché le sanzioni previste rischiano di sovrapporsi alla normativa penale già esistente e in relazione ai rischi, a suo avviso consistenti, di un uso strumentale del permesso di soggiorno concesso a coloro che sporgono denuncia.

 

La relatrice SBARBATI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) chiede un rinvio dell'esame alla prossima seduta, al fine di redigere una proposta di parere che tenga conto dei diversi aspetti del provvedimento.

 

Il sottosegretario Maria Cecilia GUERRA sottolinea l'importanza del recepimento in questione. Nel riservarsi di fornire anche in seguito i chiarimenti necessari, precisa, in relazione alle osservazioni del senatore Mazzatorta, che non appaiono esservi problemi di coordinamento con le norme precedenti e che l'istituto del permesso di soggiorno in favore dei denuncianti non è espungibile dal testo, in quanto previsto dalla direttiva europea.

 

            Il seguito dell'esame è quindi rinviato.  

 

 

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO 

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/38/CE relativa all'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie (n. 465)

(Parere al Ministro per i Rapporti con il Parlamento, ai sensi degli articoli 21 e 24, comma 1, della legge 15 dicembre 2011, n. 217. Seguito dell'esame e rinvio)

 

            Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 9 maggio scorso.

 

Il presidente GIULIANO ricorda che nella seduta dell'Ufficio di Presidenza appena conclusa si sono svolte audizioni informali dei rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente coinvolte.

 

La senatrice BLAZINA (PD), in considerazione dell'avvenuto deposito di memorie scritte da parte delle organizzazioni audite, chiede un rinvio dell'esame, al fine di considerarne attentamente i contenuti.

 

Si associa la senatrice CARLINO (IdV).

 

         La relatrice BIANCHI (PdL), nel convenire con la proposta di un rinvio del seguito dell'esame alla prossima seduta, dà conto di una bozza di parere favorevole con osservazioni e raccomandazioni, pubblicata in allegato al resoconto, cui si riserva comunque di apportare ulteriori modifiche, alla luce di quanto emerso nel corso delle citate audizioni.        

 

            Il seguito dell'esame è quindi rinviato.  

 

 

IN SEDE REFERENTE 

(3180) Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Nicola Molteni ed altri; Volontè ed altri; Narducci ed altri  

(2112) BUTTI ed altri.  -  Modifiche agli articoli 1, 2, 3 e 4 della legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro  

(2137) ZANETTA ed altri.  -  Disposizioni in materia di agevolazioni per i lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro nonché disposizioni in materia di esenzione dell'imposta sui redditi da lavoro dipendente  

(2187) MICHELONI ed altri.  -  Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, in materia di trattamenti speciali in favore dei lavoratori transfrontalieri in Svizzera e in Italia rimasti disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro  

(2244) RIZZI e PITTONI.  -  Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

 

            Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta dell'8 maggio scorso.

 

            Nessuno chiedendo di intervenire, il seguito dell'esame congiunto è rinviato.

 

 

CONVOCAZIONE DI UN'ULTERIORE SEDUTA DELLA COMMISSIONE  

 

     Il presidente GIULIANO propone, ai fini di un migliore coordinamento con i lavori dell'Assemblea, la convocazione di un'ulteriore seduta per la giornata di domani, alle ore 9.

 

            La Commissione conviene.

 

 

            La seduta termina alle ore 16,30.


 

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE

 SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 465

 

 

L'11a Commissione permanente del Senato, esaminato lo schema di decreto legislativo in titolo,

premesso che l’intento della direttiva 2009/38/CE è quello di garantire l’armonioso sviluppo dell’attività imprenditoriale che abbraccia più Stati membri, promuovendo l’informazione e la consultazione dei lavoratori mediante un comitato aziendale europeo (CAE) in ogni impresa o gruppo d’imprese che siano caratterizzate da un’organizzazione transfrontaliera;

considerato che lo schema di decreto è finalizzato ad aggiornare l’esistente normativa, favorendo l’istituzione di un maggior numero di CAE e rendendone più agevole il funzionamento;

esaminati gli orientamenti raccolti attraverso le audizioni di rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori e datoriali;

esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con le seguenti osservazioni e raccomandazioni.

In merito all'articolo 2, comma 2, si suggerisce di sostituire il generico riferimento alla «dimensione della forza lavoro» con la più puntuale espressione «numero dei dipendenti», in coerenza con il testo originario del decreto legislativo  n. 74 del 2002.

 Con riferimento all'articolo 5, si raccomanda al Governo di conservare il disposto di cui al comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo  n. 74 del 2002.

Al comma 1 dell'articolo 9, si segnala l’opportunità di recepire la formulazione prevista dell’Avviso Comune del 12 aprile 2011, sostituendo le parole:  «cooperare per raggiungere un accordo» con le seguenti: «negoziare con spirito di cooperazione».

In merito alla disposizione di cui al comma 1 dell’articolo 10, si suggerisce di salvaguardare il ruolo della contrattazione collettiva, previsto dalla disciplina vigente, modificando coerentemente la previsione dell’articolo 17.

Si propone altresì di adottare, sia al comma 1 che al comma 2 dell’articolo 11, il termine «cooperazione» in luogo di «collaborazione».

Con riferimento al comma 1 dell'articolo 14, anche in relazione a quanto emerso durante le audizioni informali svolte in Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, si segnala la necessità di modificare la disposizione, che nell’attuale formulazione potrebbe determinare una ambiguità normativa, non essendo chiaro se le condizioni necessarie ad attivare la procedura di negoziazione per l’adeguamento della struttura CAE siano cumulative ovvero alternative.

Si raccomanda, infine, un’attenta valutazione in ordine all’apparato sanzionatorio di cui all’articolo 17, al fine di garantirne l’attualità, nonché la conformità al principio di proporzionalità.