Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Lecce, problemi abitativi e avviamento al lavoro al centro del Consiglio territoriale per l'immigrazione

Notizie

2012 - Dalle Prefetture - 2012

30.06.2012

Lecce, problemi abitativi e avviamento al lavoro al centro del Consiglio territoriale per l'immigrazione



Il prefetto della provincia di Lecce Giuliana Perrotta ha presieduto ieri la riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione alla quale hanno partecipato l’assessore della provincia di Lecce, il vice sindaco del comune di Lecce e l’assessore del comune di Nardò, i responsabili provinciali delle forze di Polizia, il direttore generale dell’ASL–LE, i direttori della direzione Provinciale del Lavoro, dell’INPS, dell’INAIL, il presidente della Camera di Commercio, i presidenti di Confagricoltura, di Confederazione Italiana Agricoltori, di Federazione Provinciale Coltivatori diretti, le organizzazioni sindacali, le Associazioni datoriali del settore, nonché le associazioni di volontariato operanti nella provincia.

Nell’incontro è stata, tra le altre, trattata, anche su richiesta del sindaco del comune di Lecce, la questione concernente lo sgombero di extracomunitari da alcuni immobili siti nel centro storico del comune capoluogo.  A tal riguardo, si è preso atto dal vice sindaco che sarà avviata in tempi brevi una verifica della situazione al fine di individuare, anche d’intesa con la provincia titolare del progetto di intermediazione abitativa, possibili soluzioni alloggiative temporanee che possano preludere ad una regolamentazione all’accesso a contratti sottoposti a canoni agevolati. 

E’ stato inoltre presentato ed illustrato dalle organizzazioni Sindacali datoriali e dei lavoratori il protocollo d’intesa relativo all’avviamento al lavoro della manodopera impiegata nelle fasi di raccolta delle produzioni ortofrutticole stagionali di Nardò, ratificato in sede di Conferenza Provinciale Permanente della Pubblica Amministrazione, cui hanno aderito, al momento, sette aziende con oltre 120 lavoratori. 
Attraverso tale strumento pattizio si tende a favorire il giusto equilibrio tra domanda ed offerta di lavoro per evitare illecite intermediazioni della manodopera che rappresentano il pre requisito del noto fenomeno del caporalato. 

Al riguardo, le associazioni di volontariato, le organizzazioni sindacali di categoria, le associazioni datoriali e dei lavoratori, nonché gli enti locali presenti sono stati sensibilizzati a favorire una campagna di informazione per l’iscrizione nelle liste di collocamento da parte dei lavoratori, unitamente all’invito alle aziende operanti nel settore ortofrutticolo di attingere da tale serbatoio. 

Il protocollo in questione ha carattere sperimentale, perché unico in Italia, limitato nel tempo (stagione estiva) e nell’ambito territoriale, riferendosi all’area del nord-ovest del Salento.





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno