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Normativa : Approvato il decreto che istituisce la “Carta blu Ue” per i lavoratori stranieri altamente qualificati
(22/06/12)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva le norme che introducono la Carta blu UE per l’ingresso e il soggiorno dei lavoratori extracomunitari altamente qualificati.

Il provvedimento recepisce le disposizioni della normativa comunitaria volta al conseguimento degli obiettivi di Lisbona sulla crescita sostenibile. Le nuove disposizioni vengono inserite nell'impianto normativo vigente in materia di immigrazione – decreto legislativo n. 286/1998 e successive modificazioni, introducendovi due nuovi articoli, l’articolo 27 quater e l’articolo 9 ter.

In particolare, l’articolo 27 quater prevede i lavoratori altamente qualificati come nuova categoria di lavoratori che possono fare ingresso in Italia al di fuori delle quote - vale a dire in ogni periodo dell’anno e senza che vi siano limiti numerici fissati con i decreti flussi.

In pratica, potranno richiedere la Carta blu UE gli stranieri in possesso di requisiti previsti per le professioni regolamentate e gli stranieri in possesso di un titolo di istruzione superiore (almeno triennale) rilasciato dall’autorità competente nel Paese dove è stato conseguito e della relativa qualifica professionale superiore, rientrante nei livelli 1 e 2 della classificazione ISTAT delle professioni CP 2011.

Nel primo livello rientrano legislatori, imprenditori e alta dirigenza, professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, professioni tecniche, professioni esecutive nel lavoro d'ufficio, professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi artigiani, operai specializzati e agricoltori, conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e mobili e conducenti di veicoli, forze armate.

Il secondo livello è invece più numeroso, perché prevede 37 categorie tra le quali specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali, ingegneri, architetti, professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione, artigiani e operai specializzati dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici, artigiani e operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche.

Il requisito del riconoscimento è richiesto solo per la qualifica professionale e non anche per il titolo di studio.

Il decreto legislativo prevede che nella presentazione della domanda di nulla osta allo Sportello Unico da parte del datore di lavoro venga inserita la proposta di contratto di lavoro, la qualifica professionale del lavoratore, l'importo dello stipendio annuo lordo.

La Carta blu Ue consegnata al lavoratore è a tutti gli effetti un permesso di soggiorno di durata biennale nel caso in cui il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato, mentre negli altri casi, mantiene la stessa durata del rapporto di lavoro.

Il titolare della Carta blu è soggetto, conformemente alla direttiva, ad alcune limitazioni per i primi due anni di soggiorno sul territorio nazionale, sia rispetto all’esercizio di un’attività lavorativa diversa da quelle “altamente qualificate”, sia per i cambiamenti di datore di lavoro.
Nel primo caso è previsto un divieto assoluto, nel secondo i cambiamenti devono essere autorizzati in via preliminare dalle competenti Direzioni Territoriali del Lavoro.

Il provvedimento prevede la possibilità di ricongiungimento familiare, indipendentemente dalla durata del permesso di soggiorno, alle condizioni generali previste dall’articolo 29 del T.U. immigrazione.

Inoltre il titolare di Carta blu UE rilasciata da un altro Stato membro, dopo 18 mesi di soggiorno legale in area comunitaria, può fare ingresso in Italia senza necessità del visto, per lo svolgimento sempre di un’attività lavorativa altamente qualificata. In tal caso il datore di lavoro dovrà presentare domanda di nulla osta al lavoro entro un mese dall’ingresso dello straniero nel territorio nazionale.

L’altra disposizione introdotta dal decreto legislativo, l’articolo 9 ter, regola infine lo status di soggiornante di lungo periodo per i titolari di Carta blu UE, prevedendo che i cinque anni di soggiorno regolare necessari per il suo ottenimento possono essere raggiunti anche cumulando periodi di soggiorno regolare come titolari di Carta blu Ue in un altro dell’Unione europea.

È comunque necessario avere soggiornato in Italia regolarmente ed ininterrottamente come titolare di Carta blu Ue nei due anni precedenti la presentazione della richiesta di permesso di soggiorno di lungo periodo.

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