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Persone scomparse

30.03.2012

Persone scomparse, Cancellieri: «Attrarre il mondo del volontariato è la via maestra per ridurre al massimo questo fenomeno»

Così il ministro dell’Interno ha commentato i dati e le iniziative illustrati nella VIII relazione semestrale che è stata presentata al Viminale dal Commissario straordinario del governo prefetto Michele Penta

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La conferenza stampa di presentazione al ViminaleSono 25 le persone che scompaiono al giorno nel nostro Paese. Questo è uno, e forse il più significativo, dei dati contenuti nell’VIII relazione semestrale curata dall’ufficio del Commissario straordinario del governo, Michele Penta ed illustrata alla stampa oggi la Viminale, alla presenza del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, del sottosegretario all'Interno Giovanni Ferrara e del capo di Gabinetto prefetto Giuseppe Procaccini. Ma dietro questi numeri, ha sottolineato Cancellieri, «ci sono storie drammatiche, famiglie, persone. Non sono un semplice dato burocratico».

Come ha spiegato il Commissario Penta, i dati fino al 2007, anno di istituzione dell’ufficio del Commissario straordinario, venivano raccolti dal Sistema Dati Interforze (SDI). Quindi, dal 1° gennaio 1974 al 31 dicembre 2011 le persone scomparse in Italia ancora da rintracciare sono in totale 24.912, di cui 9.280 cittadini italiani e 15.632 cittadini stranieri; quelli maggiorenni sono 14.593 di cui 7.593 italiani e 7.000 stranieri. I minori sono, invece, 10.319, di cui 1.687 italiani e 8.632 stranieri.
A questi si aggiungono gli italiani sicuramente scomparsi all’estero ed ancora da rintracciare, che si è accertato essere in totale 137 dei quali 118 maggiorenni, 5 in meno rispetto al dato del 31 dicembre 2010, mentre resta confermato in 19 unità il dato riferito ai minori. Le regioni dove il fenomeno assume particolare rilievo continuano ad essere il Lazio, la Lombardia, la Campania, la Sicilia e la Puglia.

Con l’azione del Commisariato per le persone scomparse viene introdotta la novità della motivazione associata al dato della scomparsa. Questo consente un migliore monitoraggio del fenomeno e permette un’analisi più significativa della sua evoluzione. Inoltre, per prima volta, viene introdotta da questa Relazione semestrale una suddivisione dei dati basata anche sul ‘genere’. Questo risulta un utile elemento per ricavare dati significativi sull’andamento, specialmente per quanto riguarda la scomparsa dei minori stranieri non accompagnati.

Il Commissario, ha sottolineato il prefetto Michele Penta, svolge anche un’importante funzione: sollecita le attività di ricerca ed è divenuto, ormai, sempre più punto di riferimento per i familiari degli scomparsi. Sono, infatti, ad oggi, 1368 i fascicoli trattati direttamente dall’ufficio del Commissario.
Il Registro cadaveri non identificati, sempre tenuto dal Commissario, rappresenta uno strumento essenziale e utile per gli Istituti di medicina legale che se ne sono serviti per risolvere alcuni casi di identificazione.

Poichè tra le persone scomparse una parte sempre più rilevante riguarda coloro che sono affetti da determinate gravi patologie neurologiche, come il morbo di Alzheimer, è stata avviata la sperimentazione di un progetto, promosso dall’Associazione Alzheimer Uniti Onlus su un campione di venti malati, che prevede attraverso la vigilanza satellitare la possibilità di rintracciare una persona in breve tempo dal momento del suo allontanamento. Il sistema dovrà essere organizzato anche con le sale operative delle forze dell’Ordine e potrà essere esteso a tutto il territorio nazionale.





   
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