Pubblica amministrazione. La Uil: "E' paralisi sul rinnovo dei permessi"

"L'esclusione degli stranieri dalla semplificazione dei procedimenti amministrativi (autocertificazione) sta dando luogo ad un conflitto procedurale e ad un allungamento dei tempi d'attesa per chi richiede il rinnovo"


Roma, 25 febbraio 2012 -  L'esclusione dei cittadini stranieri dalla semplificazione amministrativa sta portando alla paralisi dei rinnovi di permessi di soggiorno.

E' la denuncia del segretario Confederale della Uil, Guglielmo Loy che rende noto, a questo proposito che i sindacati e i loro patronati hanno redatto una lettera aperta ai ministri dell'Interno e della Pubblica Amministrazione.

"L'esclusione dei cittadini stranieri dalla semplificazione dei procedimenti amministrativi (autocertificazione) e l'assenza di dialogo informatico tra le banche dati delle varie Amministrazioni - ha rimarcato Loy - sta dando luogo ad un conflitto procedurale e ad un allungamento dei tempi d'attesa per chi richiede il rinnovo di permesso di soggiorno, il ricongiungimento familiare o la cittadinanza italiana".

I sindacati confederali e i rispettivi patronati "puntano il dito contro la confusione imperante ed il mancato coordinamento tra le Amministrazioni dopo l'entrata in vigore della Legge 183/2011, denunciando che per questa situazione, ancora una volta, ne stanno pagando le spese i cittadini stranieri che devono rinnovare il loro titolo di soggiorno".

"Nella lettera - ha concluso Loy - richiamiamo il Governo al buon senso e a soluzioni immediate volte ad eliminare questa incongruenza, che sta creando disagi - come abbiamo specificato tutti insieme - ''proprio su questa parte di cittadini, gia' chiamati negli ultimi giorni a pagare per queste pratiche un contributo economico aggiuntivo, da noi giudicato non equo ed ingiustificato''.