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Notizie

2012 - Immigrazione

28.11.2012

'Un nuovo orizzonte per l'immigrazione. Come la ricerca può contribuire all’elaborazione di politiche pubbliche più efficaci'

Se ne discute il 29 novembre al Cnel in un convegno promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Con l’intento di contribuire ad una migliore comprensione dei cambiamenti in atto dei flussi migratori in Italia e di migliorare la qualità delle politiche della programmazione istituzionale è stata organizzata - presso il parlamentino del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) in via Lubin in a Roma - la tavola rotonda 'Un nuovo impulso per le politiche pubbliche', con la partecipazione di Maria Cecilia Guerra sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; e Marco Rossi Doria sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

L’iniziativa rientra nell’ambito del convegno di studi 'Un nuovo orizzonte per l'immigrazione. Come la ricerca Cnel Programma 300xpuò contribuire all’elaborazione di politiche pubbliche più efficaci' promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, DG dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione che vedrà anche la partecipazione di Nicola Sartor, Università degli Studi di Verona, Laura Zanfrini responsabile Economica e Lavoro Fondazione ISMU; Franco Pittau Coordinatore Dossier Caritas/Migrantes; Enrico Allasino direttore responsabile area politiche sociali IRES Piemonte; Francesco Grandi Head of Unit Synergia e Stelio Mangiameli direttore ISSIRFA-CNR.

Nel corso dell’evento sarà presentata la 'sezione Ricerche', l’archivio documentale del Portale istituzionale www.integrazionemigranti.gov.it contenente una raccolta di studi, in materia di immigrazione e integrazione, compiuti da sette Enti di ricerca: Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR, Fondazione Leone Moressa, Centro Studi e Ricerche Idos, Istituto di Ricerche Economiche e Sociali – Ires & Fieri, Fondazione Ismu e Società Synergia.


Uno sguardo alla situazione in Italia

L’Italia, nell’arco di poco più di un decennio, è diventata il quarto paese per accoglienza di immigrati nell’ambito dell’UE (dopo Spagna, Germania e Regno Unito), con una crescita sostenuta della popolazione straniera passata dal 2,2 al 7,5 %. Tale aumento è stato trascinato dalla domanda di lavoro di 2,5 milioni di lavoratori stranieri che rappresentano un decimo del totale dei lavoratori occupati in Italia, che contribuiscono al 6% del Pil e promuovono il 7,4% del totale delle imprese.

La presenza degli stranieri è caratterizzata da una crescente stabilità delle comunità per ciò che concerne la quota dei soggiornanti di lungo periodo - 52,1% dei cittadini regolarmente presenti sul territorio italiano; delle ricongiunzioni familiari - circa 100 mila persone all’anno e di circa 1 milione di minori dei quali circa 756.000 iscritti nelle scuole.

Si assiste, negli anni della crisi economica, ad un incremento della disoccupazione degli immigrati di oltre 5 punti percentuali (arrivata al 12%) e ad una rilevante crescita delle persone straniere in cerca di lavoro che segna un cambiamento rispetto agli anni precedenti. Queste novità invitano a spostare l’attenzione dalla programmazione dei nuovi flussi di ingresso verso le politiche dell’integrazione, analogamente a quanto accade nei paesi europei che hanno una storia più rilevante di accoglienza degli immigrati. Politiche di integrazione basate su una maggiore capacità di favorire la mobilità interna del lavoro, migliorando la qualità all’accesso scolastico, abitativo, linguistico e lavorativo dei cittadini migranti in Italia.





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