Cari soci,

il prossimo 13 settembre si terrà l’udienza presso la Corte di giustizia sul caso Sagor MD (art. 10-bis del D.lgs. 286/1998).

All’udienza parteciperà il prof. Luca Masera, socio ASGI.

Uno dei punti sui quali verterà la discussione è l’effettiva applicabilità dell’espulsione ex art. 16 del D.lgs. 286/1998 in caso di straniero contumace.

Per questo Vi chiederei se potete segnalarci se esiste una prassi diffusa di espulsione ex art. 16 a prescindere dalla possibilità di esecuzione immediata dell’espulsione ai sensi dell’art. 14, co. 1, del D.lgs. 286/1998.

Grazie.

Un caro saluto,

Chiara Favilli

<mailto:chiara.favilli@tin.it>chiara.favilli@tin.it

-------------------------------------------------------------

Cari amici,

in linea teorica non vi è alcun impedimento all'applicazione dell'espulsione ex art. 16 co. 1-4 allo straniero contumace, a prescindere dalla questione dell'eseguibilità immediata della stessa. Sotto questo profilo la contumacia dell'imputato è del tutto ininfluente per l'applicazione dell'espulsione a titolo di sanzione sostitutiva.

Nella prassi, dipende molto dai diversi uffici del giudice di pace. Qui a Torino la sanzione sostitutiva non viene mai applicata, ma questo non dipende affatto dalla contumacia dell'imputato, bensì da un orientamento dell'ufficio che si basa sostanzialmente sull'impossibilità di esecuzione immediata ex art. 14.

 Poiché si verte in tema di 10 bis T.U.I. è forse utile rammentare che l'imputato non può essere detenuto per la contravvenzione in esame, salvo che lo sia per altra causa, sicché nella maggioranza dei casi non è presente in udienza e, se le notifiche sono regolari, è dichiarato contumace. Paradossalmente nella prassi l' ipotesi  più ricorrente in cui l'imputato è presente è proprio quella in cui è detenuto per altra causa, perchè viene tradotto in udienza, salvo rinuncia. 

Ribadisco che il processo ex 10 bis è un processo "a piede libero", celebrato a mesi o anni di distanza dall'accertamento del fatto, l'imputato sovente elegge domicilio presso il difensore d'ufficio ( o meglio la P.G. glielo fa eleggere per facilitare le notifiche ) e non vi è alcun contatto di norma tra imputato e difensore: la contumacia è la regola in questi processi, mentre la sostituzione della pena con l'espulsione è rara ma non per motivi inerenti la contumacia.

Auguri e saluti a Chiara e Luca.

Guido Savio

Torino