In Italia lavorano 2,357 milioni di lavoratori stranieri. La maggioranza è costituita da cittadini extra-comunitari. Sono presenti soprattutto nei servizi alla persona e nelle costruzioni. E, dall’inizio della crisi, mentre gli occupati italiani sono diminuiti di 1,04 milioni di unità, i lavoratori stranieri sono aumentati di 480mila unità. Questi alcuni dei dati diffusi dal Rapporto semestrale sull’andamento del mercato del lavoro degli immigrati in Italia del Ministero del Lavoro.
I dati contenuti nel rapporto si riferiscono al 3° trimestre del 2012 e provengono dalle rilevazioni svolte, in particolare, dall’Istat e dal sistema delle Comunicazioni Obbligatorie gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nel 3° trimestre dello scorso anno, dei 2,357 milioni di lavoratori stranieri presenti in Italia, 783mila sono di nazionalità europea e 1,574 milioni di origine extra-europea. Complessivamente la loro incidenza sul totale della forza lavoro italiana è del 10,2%.
Rispetto al 3° trimestre del 2011 l’occupazione straniera è aumentata di 81mila unità (+3,5%). Il trend di crescita si conferma anche osservando il periodo 2008-2012 che vede un aumento dei lavoratori stranieri di 480mila unità, a fronte di un calo dell’occupazione italiana di 1,04 milioni di unità.
Tornando ai dati relativi al 3° trimestre dello scorso anno, i settori dove gli stranieri sono maggiormente impegnati sono quelli dei servizi sociali e alla persona (28%), seguono le costruzioni (18%), l’agricoltura (13%), i servizi (10,4%), l’industria in senso stretto (9,2%) e il commercio (6,2%).
Rispetto alla distribuzione territoriale, il 59,8% dei lavoratori stranieri è presente al Nord, il 26,6% al Centro e il 13% a Sud e nelle Isole.
In merito alle tipologie dei rapporti di lavoro aumentano i contratti a tempo determinato. Per quanto riguarda i lavoratori Ue la percentuale di attivazioni con contratto a tempo determinato passa dal 74% del 3° trimestre del 2011 al 76,7% del 3° trimestre dello scorso anno mentre per i lavoratori extra-Ue la percentuale sale dal 55,4% al 58%.
Ma la crisi non ha risparmiato neanche i lavoratori stranieri. Aumentano infatti anche le persone in cerca di lavoro. I disoccupati stranieri passano dai 264mila del 3° trimestre 2011 a 318mila dello stesso periodo del 2012. Inoltre, negli ultimi 4 anni, è aumentato significativamente anche il numero degli stranieri inattivi (tra i 15 e i 65 anni) che passano dai 765mila del 3° trimestre del 2008 a 1,25 milioni del 3° trimestre del 2012, con una crescita prevalentemente concentrata tra gli stranieri extra-Ue (+370mila lavoratori).
Rapporto semestrale sull´andamento del mercato del lavoro degli immigrati in Italia
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