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Attualità : Ritorno volontario assistito: nel 2013 previsti oltre 1.000 interventi
(28/03/13)

Sono sempre di più i migranti che ritornano volontariamente nei loro paesi di origine. Le ragioni sono molteplici: fallimento, nostalgia, reinvestire il capitale umano ed economico acquisito. Tra il 2009 e il 2013 gli interventi previsti sono passati da 228 a 1.000. Se ne è parlato a Roma alla conferenza stampa ‘Il ritorno volontario assistito ai tempi della crisi economica’ promossa dal progetto Rete RIRVA.

La principale causa dell’incremento dei ritorni volontari è senza dubbio la crisi economica. A confermarlo gli ultimi dati Istat che nell’ultimo censimento ha rilevato una contrazione del 18,5% della presenza nella popolazione straniera passata da 4.570.317 presenze nel 2010 a 3.769.518 nel 2011. Di pari passo tra il 2009 e il 2013 i ritorni effettuati con l’assistenza e gli aiuti previsti dalla misura del Ritorno Volontario Assistito sono passati dai 228 effettuati (1.300 in totale da giungo 2009 a giugno 2012), agli oltre 1.000 previsti per l’annualità in corso.

Il Ritorno volontario Assistito (RVA) è uno strumento che intende fornire sostegno e assistenza nella fase di informazione e di preparazione del viaggio.La scelta volontaria del migrante di fare ritorno nel suo Paese di provenienza è una delle possibili opzioni del processo migratorio, che non si deve contrappone a quelli di accoglienza ed integrazione, ma anzi li integra, come risposta a delle necessità individuali.

“Sostenere il ritorno volontario con un progetto che parte da una consulenza sociale in Italia e finanzia le spese di viaggio e quelle per la reintegrazione, attraverso ad esempio progetti di micro-imprenditoria, può fare una differenza sostanziale e rendere il loro ritorno sostenibile. Crediamo che l’assistenza al ritorno volontario debba entrare in maniera "normale" tra gli strumenti di chi lavora con rifugiati e migranti. In nessun modo in opposizione a politiche di integrazione, ma come risposta a dei bisogni specifici che emergono sempre più urgentemente da un segmento della popolazione. E come servizio alla persona deve essere inteso e presentato, sfatando uno stereotipo che troppo spesso ha accompagnato questa misura” ha dichiarato nel corso della conferenza Christopher Hein, Direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR).

La Rete Italiana per il Ritorno Volontario Assistito (RIRVA) è costituita da Consorzio Nazionale Idee in Rete, CIR, Oxfam Italia e Cooperativa GEA. Recentemente ha aderito in qualità di partner di supporto il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

Per informazioni:
www.reterirva.it

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