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Notizie

2013 - Ministro Angelino Alfano

12.12.2013

Alfano: «L'Italia è a fianco a Prato, perchè l'Italia è a favore dei diritti umani e del rispetto di un sistema ordinato di legalità»

Riunito al Viminale il Tavolo nazionale per Prato per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità connessi all'imprenditoria straniera. Un Patto di programma con le istituzioni elettive della Toscana e i singoli ministeri porterà a sintesi tutto quanto c'è da fare. «Se poi ci sarà bisogno di un intervento normativo, lo faremo»

«Ci sono a Prato quattromila aziende in regime di illegalità e questo lo Stato lo deve impedire». Lo ha affermato il ministro dell'Interno Angelino Alfano nella conferenza stampa al Viminale, al termine della riunione che ha presieduto del Tavolo nazionale per Prato, finalizzato a sviluppare, in sinergia con le altre istituzioni, nazionali e locali, e con i vertici delle Forze dell'ordine, un piano di interventi di prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità connessi all'imprenditoria straniera.

«Si agisce su due livelli di intervento - ha annunciato il ministro Alfano - il primo livello riguarda il rafforzamento della presenza dello Stato sul territorio e l'altro livello è quello di una ipotesi di intervento specifico su Prato, anche di carattere legislativo se alla fine del lavoro tecnico che abbiamo messo in campo, e che sarà di breve durata, noi avremo la percezione chiara della necessità di un intervento normativo».

Il Tavolo nazionale lavorerà per la firma di un «Patto di programma con le istituzioni elettive della Toscana - ha proseguito - per un lavoro bilaterale con la regione, la provincia, il sindaco di Prato, i singoli ministeri, per portare a sintesi tutto quanto c'è da fare. Se poi ci sarà bisogno di un intervento normativo, lo faremo».

«La situazione di Prato è grave» ha concluso il ministro ma «l'Italia è a fianco a Prato, perchè l'Italia è a favore dei diritti umani e del rispetto di un sistema ordinato di legalità».

Soddisfazione è stata espressa per la tempestività della convocazione del Tavolo da parte del presidente della regione Toscana, dal sindaco di Prato e dal presidente della provincia.

«Esistono migliaia di persone che vivono nella civilissima Prato al di sotto della soglia dei diritti umani - ha detto il presidente della regione Rossi - per questo dobbiamo lavorare per garantire i diritti,e prevenire situazioni di pericolo». L'area pratese, ha spiegato, produce circa due miliardi e mezzo di euro di ricchezza, di cui la minima parte rimane alla città. E' per questo che è necessario rafforzare i controlli agendo da una parte con la repressione dei reati, dall'altra incoraggiando l'emersione degli irregolari.

Gli abitanti della città di Prato, ha aggiunto il sindaco Cenni, sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi venti anni. Prato ha subito il più importante flusso migratorio d'Europa in questo tempo. «Situazioni come quella che si è verificata qualche giorno fa - ha detto Cenni - potrebbero accadere di nuovo. Dobbiamo lavorare perchè non riaccada più».

«I controlli vanno potenziati» ha concluso il presidente della provincia Gestri, che ha auspicato una maggiore certezza delle sanzioni per chi produce illegalmente.

Allo studio la costituzione di una task force che veda insieme le forze dell'ordine e tutti gli enti che si occupano della tutela dei lavoratori. Il Tavolo agirà anche sul fronte internazionale: è allo studio la proposta di un accordo con la Cina, per un sistema di controllo dei visti più efficace.

Erano presenti alla riunione il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Prato Roberto Cenni, il presidente della provincia Lamberto Gestri. Al Tavolo per Prato hanno partecipato inoltre i ministri della Giustizia Cancellieri, del lavoro e delle politiche sociali Giovannini, per l'Integrazione Kyenge, il viceministro agli Affari esteri Dassù, il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, il viceministro dell'Economia e delle Finanze Casero, il sottosegretario all'Interno Domenico Manzione, il sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi-Doria, il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico Vicari, i vertici delle Agenzie delle entrate e delle dogane, il capo di gabinetto dell'Interno Luciana Lamorgese, il capo di gabinetto del ministero della Salute Mario Alberto Di Nezza, il prefetto di Prato Maria Laura Simonetti, il capo della Polizia Alessandro Pansa, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, il capo di Stato Maggiore della Guardia di finanza Luciano Carta, i capi dipartimento del ministero dell'Interno all'immigrazione Angela Pria, agli affari interni Umberto Postiglione e dei Vigili del fuoco Alberto Di Pace.





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