In Italia dal 1999 ad oggi sono state seguite oltre 65.000 vittime di sfruttamento lavorativo e sessuale. Questo è quanto emerge dal rapporto ‘Punto e a capo sulla tratta. 1° rapporto di ricerca sulla tratta e il grave sfruttamento’, un’indagine realizzata dalla Caritas Italiana e dal Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca), in collaborazione con il Gruppo Abele e l’associazione On the Road.
La ricerca ricostruisce il fenomeno della tratta di persone sviluppatasi in Italia dagli anni ’90 ad oggi. Nell’indagine sono stati coinvolti 156 enti, di cui 148 privati e 8 pubblici, per la ricerca quantitativa, e 133 per i dati qualitativi, tra cui numerosi enti pubblici, e 199 operatori impegnati nel settore anti-tratta sottoposti a intervista.
Dal 1999 al 2012 in Italia oltre 65.000 persone hanno usufruito di servizi di aiuto destinati alle vittime di tratta, di queste 21.378 hanno deciso di entrare in un programma di protezione.
I principali paesi di origine delle vittime di tratta sono: Nigeria, Romania, Brasile, Marocco, Cina e Albania.
Nel 2012 attraverso il lavoro delle unità di strada, gli enti che hanno partecipato alla ricerca hanno effettuato 23.878 contatti, di questi 21.491 con donne e ragazze (90%), 781 con uomini e ragazzi e 1.606 con persone transgender.
Le giovani tra i 18 e i 25 anni sono le principali vittime del mercato della prostituzione.
Nella maggior parte dei casi le persone incontrate sono sfruttate nella prostituzione, e in misura minore nell’accattonaggio e in agricoltura. Negli ultimi anni è diventato cruciale anche il ruolo del web, che è diventato un punto di incontro della domanda e dell’offerta di prestazioni sessuali, lavori stagionali di cura, in agricoltura, in edilizia.
Gli enti consultati durante la ricerca hanno formulato diverse proposte per ristrutturare il sistema di protezione delle vittime di tratta, tra cui: stanziare risorse umane e finanziarie e istituire un fondo unico nazionale anti-tratta; sviluppare una strategia e un piano nazionale anti-tratta; istituire un tavolo di confronto con rappresentanti delle istituzioni centrali, degli enti pubblici e del privato sociale.
Scheda di sintesi ‘Punto e a capo sulla tratta. 1° rapporto di ricerca sulla tratta e il grave sfruttamento’
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