Non ci sta a farsi minacciare D.S., rifugiato politico kurdo da più di dieci anni in Italia, uno dei titolari di “Bella Istanbul Kebab”, negozio di kebab e pizza al taglio di Cisterna di Latina aperto da pochi mesi; si sfoga con le associazioni Ararat e Senzaconfine di Roma, e Senzaconfine di Aprilia per denunciare che sabato scorso, verso le 21.30, una trentina di uomini fra i 20 e i 35 anni si sono presentati con aria minacciosa al suo negozio, che divide con altri due soci, gridando insulti razzisti e intimandogli di andarsene e di chiudere. Momenti di tensione e qualche danno alle suppellettili, prima che i malintenzionati si allontanassero minacciando però di tornare e dare fuoco al locale.
In quel negozio ci ha messo tutti i suoi risparmi: ma negli ultimi due mesi questa è la terza volta che la “banda” si presenta al negozio, e secondo alcuni residenti lo stesso gruppo è responsabile di varie aggressioni ai danni di altri cittadini stranieri nella zona. Poco prima di dirigersi al kebab, infatti, lo stesso gruppo era stato visto picchiare due cittadini di colore.
Ora D. ha scritto una lettera aperta (la riportiamo qui sotto) al sindaco di Cisterna: chiede di non essere lasciato solo dalle istituzioni, e invita il sindaco a recarsi al negozio, a mostrare solidarietà con gli aggrediti.
Denunciamo pubblicamente queste vili aggressioni e chiediamo che le autorità si adoperino per tutelare i cittadini e identificare i responsabili; alla cittadinanza chiediamo di isolare questi elementi violenti e razzisti che sono un pericolo alla pacifica convivenza; alle associazioni antirazziste e agli organismi della società civile, chiediamo di mostrare solidarietà concreta sottoscrivendo questo comunicato (che verrà inviato anche al Sindaco di Cisterna) inviando messaggi a ass.senzaconfine@gmail.com, o recandosi direttamente a Bella Istanbul Kebab, piazza Amedeo di Savoia 3, Cisterna di Latina.
Roma-Cisterna di Latina, 19 dicembre 2013
Lettera aperta al sindaco di Cisterna di Latina sull’aggressione al kebab di sabato 14 dicembre 2013
Al Sindaco di Cisterna di Latina
e p.c.
Alla cittadinanza
All’associazionismo solidale
Agli organi di stampa
Gentile sindaco Antonello Merolla,
mi chiamo D. S., sono kurdo, rifugiato politico in Italia da più di dieci anni. Sono titolare – insieme a due soci – di un negozio di kebab/pizzeria nella città da lei amministrata, Cisterna di Latina, e come forse saprà la sera di sabato 14 dicembre il nostro negozio BELLA ISTANBUL KEBAB in piazza Amedeo di Savoia 3 è stato vittima di un’aggressione violenta da parte di più di 30 persone che hanno minacciato me, i miei soci e i lavoratori del locale, i clienti; hanno inoltre distrutto alcuni arredi gridando insulti razzisti e minacciandoci di tornare per incendiare tutto se avessimo fatto denuncia.
Ma siamo cittadini onesti, lavoriamo duramente, e non ci stiamo a subire intimidazioni e violenze senza motivo contro di noi, in quanto stranieri: per questo abbiamo denunciato pubblicamente e alle autorità preposte quanto accaduto. Ora non vorremmo essere lasciati soli. Per questo la invitiamo a visitare il nostro negozio, a mangiare con noi, a ascoltare quanto accaduto: per far sì che mai più atti di questo genere mettano a rischio un’attività economica che porta anche benessere economico alla città, oltre che favorire la pacifica convivenza fra cittadini di provenienza diversa. L’aspettiamo!
La ringrazio per l’attenzione,
cordiali saluti,
D.S.