Roma
31 gennaio 2013
COMUNICATO
STAMPA
8
PER MILLE: UNALTRA BEFFA DI STATO.
ANCHE
QUESTANNO SOTTRATTE LE RISORSE CHE LA LEGGE DESTINA AI RIFUGIATI
Il
Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), lAssociazione A buon Diritto,
lAssociazione Centro Astalli, lAssociazione Cittadini del Mondo,
lAssociazione Somebody, il Centro interculturale Abusuan Bari, la
Cooperativa Ruah - Bergamo, la Cooperativa Sociale Ethica, la Fondazione Franco
Verga - Milano, lICS - Ufficio Rifugiati Onlus, lIstituto Don Calabria
Comunit San Benedetto Verona, la Societ Cooperativa Sociale O.R.S.O.
Torino denunciano lennesima sottrazione dell8 per mille da parte del governo
centrale ed esprimono la loro profonda indignazione. Vogliamo ricordare che i
soldi che i cittadini italiani scelgono di destinare allo Stato - dalle loro
personali dichiarazioni dei redditi - per legge debbono essere utilizzati per
interventi straordinari per fame nel mondo, calamit naturali, assistenza ai
rifugiati, conservazione di beni culturali.
Invece,
come ha comunicato - lo scorso 26 gennaio - la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, il Fondo Otto per Mille 2012 per un totale di 181 milioni di euro, ha
subito diverse decurtazioni sino ad essere completamente azzerato. Non ,
semplicemente, pi disponibile. Quello che stupisce ancor di pi che la
maggiore delle decurtazioni quella di 64 milioni per la flotta aerea della
protezione civile (decreto-legge n. 98 del 2011).
il
secondo anno consecutivo che il fondo viene azzerato. ormai utilizzato come
un piccolo tesoretto nelle mani del governo di turno. Chiediamo che il
Governo si attenga alla normativa in vigore, che vincola lutilizzo ai precisi
interventi per cui il fondo destinato e che ripartisca in maniera stabile ed
equa tra le diverse aree. Registriamo come una buona notizia lelaborazione di
uno schema di decreto del presidente della Repubblica di modifica del regolamento
che stabilisce le procedure di utilizzazione dell8 per mille. In questo schema
vengono fissate quote percentuali minime da destinare ai vari interventi.
Vorremmo essere chiamati a un confronto su questo tema: il nuovo regolamento
potrebbe essere unottima opportunit per stabilire in modo chiaro e definitivo
il vincolo di utilizzo del fondo chiedono le associazioni impegnate nella
difesa dei diritti dei rifugiati.
In un
Paese in cui gli interventi di sostegno e assistenza a favore dei rifugiati
sono sporadici e troppi sono le storie di rifugiati costretti a vivere in
condizioni di assoluta povert, come hanno denunciato anche tribunali in altri
Stati membri dellUnione Europea, nonch la stampa internazionale,
paradossale questo cambiamento duso. Una vera beffa, di fronte ai contribuenti
IRPEF ma anche di fronte agli Enti locali ed associazioni che vengono
formalmente invitati ogni anno dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a
presentare progetti articolati e documentati entro il 15 marzo per poi sapere
10 mesi dopo che si trattato solo di uno scherzo.
Ci
domandiamo quando comincer ad essere presa seriamente la questione della
protezione dei rifugiati, persone costrette a fuggire dal loro paese e a
rimanere nel nostro. Dare protezione non significa solo dare un permesso di
soggiorno che, deve essere ricordato, costringe i rifugiati a rimanere in
Italia e non gli permette di vivere in nessun altro Paese europeo, ma dare
anche mezzi per vivere in maniera autonoma e degna nel nostro Paese.
I
progetti che non sono stati finanziati per azzeramento fondi volevano, tra
laltro, realizzare: interventi per favorire linserimento lavorativo e
lautonomia alloggiativa, garantire cure mediche specifiche per le persone
vulnerabili, facilitare il ricongiungimento familiare.
Ulteriori
informazioni
UFFICIO
STAMPA CIR
Valeria
Carlini
tel. +
39 06 69200114 int. 216
+39
335 17 58 435
E-mail:
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