Medici per i Diritti Umani
Centri di identificazione ed espulsione: i dati nazionali del
2012
Roma, 30
gennaio 2013
Secondo <http://www.mediciperidirittiumani.org/pdf/Tabella_comparativa_2011-2012.pdf>i
dati forniti dalla Polizia di Stato, nel 2012 sono stati 7.944 (7.012 uomini e
932 donne) i migranti trattenuti in tutti i centri di identificazione ed
espulsione (CIE) operativi in Italia. Di questi solo la met (4.015) sono stati
effettivamente rimpatriati con un tasso di efficacia (rimpatriati su trattenuti)
del 50,54%. Si conferma dunque la sostanziale inutilit dellĠestensione della
durata massima del trattenimento da 6 a 18 mesi (giugno 2011) ai fini di un
miglioramento nellĠefficacia delle espulsioni, dal momento che il rapporto tra
i migranti rimpatriati rispetto al totale dei trattenuti nei CIE incrementato
di appena il 2,3% rispetto al 2010, anno in cui il limite massimo per la
detenzione amministrativa era ancora di sei mesi. Rispetto al 2011, poi,
lĠincremento del tasso di efficacia nei rimpatri risultato addirittura
irrilevante (+0,3%). Per di pi, se si compara il numero effettivo di rimpatri
effettuati nel 2008 (anno in cui i termini massimi di trattenimento erano
ancora di 60 giorni) con quello del 2012, si registra una flessione da 4.320 a 4.015
(si veda <http://www.mediciperidirittiumani.org/pdf/Grafico_rendimento_CIE.pdf>grafico
rendimento CIE). Il numero complessivo dei migranti rimpatriati attraverso i
CIE nel 2012 risulta essere lĠ1,2% del totale degli immigrati in condizioni di
irregolarit presenti sul territorio italiano (326.000 secondo le stime
dellĠISMU al primo gennaio 2012).
Se
dal punto di vista della rilevanza dei numeri e dellĠefficacia, la detenzione
amministrativa si conferma essere uno strumento sostanzialmente fallimentare
nel contrasto dellĠimmigrazione irregolare, il prolungamento del tempo massimo
di detenzione nei CIE ha invece drammaticamente peggiorato le condizioni di
vita dei migranti allĠinterno di queste strutture. Tale evidenza stata sistematicamente
riscontrata dai team di Medici per i Diritti Umani (MEDU) durante le viste
effettuate in tutti i CIE nel corso dellĠultimo anno e confermata dagli stessi
enti gestori e, sovente, anche dai rappresentanti delle Prefetture. In effetti
per quanto concerne il prolungamento
dei tempi massimi di trattenimento pressoch unanime il giudizio negativo
espresso dai responsabili degli enti gestori dei 10 CIE monitorati da MEDU nel
corso degli ultimi 12 mesi. Tale misura ha infatti seriamente compromesso la gestione complessiva dei centri
causando gravi problemi organizzativi, logistici e sanitari. A conferma
dellĠaggravamento del clima di
tensione e dellĠulteriore deterioramento delle condizioni di vivibilit
allĠinterno dei centri di identificazione ed espulsione, vi sono le numerose
rivolte e fughe che si sono verificate nel corso dellĠanno appena trascorso:
nel 2012 sono stati 1.049 i migranti fuggiti dai CIE, vale a dire il 33% in pi
rispetto al 2011.
Alla
luce delle ulteriori evidenze acquisite in un anno di monitoraggio, Medici
per i Diritti Umani ritiene necessario riportare la questione del superamento
dei CIE nel dibattito elettorale
delle prossime elezioni politiche. Le gravi e ripetute violazioni dei
diritti umani dei migranti - ancor pi dellĠevidente inefficacia dei centri di
identificazione ed espulsione - impongono una radicale revisione dellĠattuale
sistema di detenzione amministrativa. Tale revisione non pu che avvenire nellĠambito di una
profonda riforma della legge ÒBossi-FiniÓ che porti a politiche migratorie atte
a garantire reali possibilit di ingresso regolare e di inserimento sociale. Su
questi argomenti quanto mai urgente che le forze che si candidano a governare
lĠItalia si esprimano con la dovuta chiarezza.
<http://www.mediciperidirittiumani.org/pdf/Tabella_comparativa_2011-2012.pdf>VEDI
tabella con i dati nazionali 2012 e 2011 sui CIE
<http://www.mediciperidirittiumani.org/pdf/Grafico_rendimento_CIE.pdf>VEDI
grafico rendimento CIE
<http://www.mediciperidirittiumani.org/comunicato_30_gen_13.html>LEGGI
Malato e trattenuto in un CIE dal 2011. Il caso di M.
Ufficio
stampa – 3343929765 / 0697844892
<http://mediciperidirittiumani.org/Index.htm>Medici
per i Diritti Umani (MEDU) onlus, organizzazione umanitaria indipendente, porta
avanti dal 2004 il programma Ò<http://mediciperidirittiumani.org/osservatorio_CIE.htm>Osservatorio
sullĠassistenza socio-sanitaria per la popolazione migrante nei CPTA/CIEÓ. MEDU
aderisce alla campagna LasciateCIEntrare.