Relazione programmatica 2013
Il Dipartimento Politiche Europee ha trasmesso al Parlamento la Relazione programmatica per l'anno 2013, in applicazione all'art. 13 della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 ("Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea").
Ogni anno, il Governo è tenuto a dare al Parlamento un'informativa annuale sulla partecipazione italiana al processo d'integrazione europea. Dal 2010, l'informativa si articola in due diverse relazioni: una programmatica, destinata ad illustrare gli intendimenti del Governo relativamente agli sviluppi, attesi per l'anno successivo, dei profili generali di funzionamento dell'Unione Europea e delle sue politiche; l'altra consuntiva, diretta a fornire un quadro completo e al tempo stesso sintetico del contributo dato e delle posizioni sostenute dal nostro Paese in sede europea nel corso dell'anno precedente.
La Relazione programmatica 2013, approvata dal Consiglio dei Ministri del 18 gennaio, esce quest'anno in coincidenza con la fine della legislatura e, pertanto, come spiega nella premessa il Ministro per gli Affari Europei, riveste un carattere eminentemente informativo, lasciando al Governo che sarà formato dopo le elezioni la valutazione delle scelte da compiere.
La Relazione, che tiene conto delle indicazioni contenute nei vari strumenti di programmazione adottati dalle Istituzioni dell‟Unione europea, è stata preparata in collaborazione con tutte le Amministrazioni competenti. Si articola in tre capitoli.
Il primo capitolo si sofferma su alcune aree di particolare attualità e risalto per il processo di integrazione: l'evoluzione degli istituti per il governo dell‟economia, definibile come un "mosaico in via di completamento‟; il complesso negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2014-2020; il processo di attuazione delle modifiche istituzionali, a suo tempo, introdotte dal Trattato di Lisbona, alcune delle quali assumono peculiare rilievo in vista delle elezioni del Parlamento europeo del 2014, come ad esempio la distribuzione dei seggi.
Il secondo capitolo passa in rassegna i principali sviluppi previsti nelle singole aree tematiche in cui si articola l'attività dell'Unione Europea. Si sofferma, in particolare, sul completamento del mercato interno e sul rilancio della competitività, per poi volgere lo sguardo alla dimensione esterna dell'Unione, al rafforzamento dello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, e alle varie politiche settoriali (agricoltura e pesca, coesione, occupazione e politiche sociali, istruzione e politiche giovanili, industria – comprese energia e trasporti-, ambiente, salute, tutela dei consumatori, cultura, turismo, fiscalità). Oltre a segnalare, a grandi linee, gli sviluppi prevedibili, la Relazione si sforza di identificare gli aspetti di più specifico interesse italiano.
Il terzo capitolo illustra le priorità in materia di adempimenti dell'Italia nel quadro della partecipazione all'Unione Europea. Adempimenti che riguardano, in particolare: la prevenzione e la risoluzione delle procedure d'infrazione al diritto dell'Unione Europea; la tutela degli interessi finanziari e il contrasto delle frodi; la comunicazione e l'informazione ai cittadini sull'attività dell'Unione stessa.
Per saperne di più:
Relazione programmatica 2013 [.pdf - 1,19 Mb)
Approfondimento sulla Relazione annuale