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Attualità : Lavoratori immigrati: nelle costruzioni il 19,2% degli occupati è straniero
(21/12/12)

Continua ad aumentare la presenza di stranieri nel settore costruzioni, che rimane il comparto che assorbe il maggior numero di lavoratori immigrati. Lo conferma anche il numero degli iscritti stranieri al CNCE, cresciuto, tra il 1999 e il 2011, del 40%. Per questi lavoratori, la crisi ha significato paghe più basse e peggioramento delle condizioni di lavoro. Queste alcune delle informazioni diffuse dal VII Rapporto Fillea – Cgil sulla presenza dei lavoratori stranieri nel settore delle costruzioni.

Con il 19,2% di lavoratori stranieri sul totale dei lavoratori le costruzioni sono il comparto che assorbe il maggior numero di migranti. Seguono l’agricoltura con il 12,9%, i servizi (9,9%), l’industria (9,8%), il commercio (5,9%).

Rispetto al 1999, gli iscritti stranieri alla Commissione nazionale paritetica per le casse edili (CNCE) è cresciuta del 40% in tutta l’Italia centro-settentrionale. Rispetto alle professioni svolte dagli iscritti, nel 2011 gli apprendisti stranieri sono 11.892 a fronte di 19.165 italiani, gli operari comuni 95.974 (117.119 italiani), gli operai qualificati 38.625 (121.153 italiani), gli operai specializzati 16.293 (108.528 italiani).

Le professioni che all’interno del comparto sono occupate più da lavoratori stranieri che da italiani sono gli addetti alle costruzioni, gli addetti alle rifiniture, gli addetti alla pittura e pulitura esterna e i manovali. Mentre le professioni più qualificate - imprenditori, ingegneri, tecnici e amministrativi - continuano a essere svolte prevalentemente da italiani.

Rispetto alla retribuzione, a parità di mansioni permane la differenza nel salario medio percepito da italiani e stranieri ad eccezione degli addetti alla pittura e pulitura esterna che se comunitari, percepiscono in media circa 150 euro in più degli italiani. In tutte le professioni svolte prevalentemente da stranieri, gli italiani guadagnano in più tra i 50 e i 100 euro. Se infatti un addetto alle costruzioni italiano guadagna circa 1.220 euro, un comunitario percepisce 1.165 euro mentre un extra-comunitario 1.174 euro.

Oltre ai dati, Fillea fornisce anche i risultati di un’indagine avvenuta attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di lavoratori, con l’obiettivo di indagare l’impatto della crisi attraverso la "percezione" e la testimonianza diretta dei lavoratori. Ne è emerso che il 77,8% degli intervistati teme la crisi per paura di non trovare più un lavoro mentre sono di meno (29,3%) coloro che temono soprattutto il peggioramento delle condizioni di lavoro. Riguardo all’impatto della crisi sulla vita lavorativa, la maggioranza (58,6%) ha avuto ripercussioni sulle retribuzioni, divenute più basse, il 33,3% sulle condizioni di lavoro, che sono peggiorate, il 32,3% ha lavorato meno. Infine relativamente all’impatto della crisi sul modo di vivere della propria famiglia, il 67,3% ha dovuto ridurre i consumi, il 32,7% è stato costretto a modificare il progetto migratorio e il 26,5% ad accettare qualsiasi lavoro.

VII Rapporto Fillea – Cgil – Allegato statistico

File allegati: ires-fillea.pdf 
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