99ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Le migrazioni, cammino di fede e di speranza

 

Nel celebrare questanno la 99ma Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che ha come tema Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza, la Chiesa ci ricorda due avvenimenti: il 50 anniversario dellapertura del Vaticano II e il 60 della promulgazione della Costituzione Apostolica Exsul familia, mentre essa impegnata a vivere lAnno della fede. Cos mentre il Papa richiama con la Gaudium et spes che la Chiesa cammina insieme con lumanit tutta, ci dice anche che le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini doggi () sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.

Per chi vive in questo territorio, la Giornata ha una particolare rilevanza non solo per i cristiani ma per tutta la societ civile che non pu fare a meno di guardare al migrante, al richiedente asilo come un essere umano, con pari dignit uguale a tutti, e con un diritto che supera la condizione e la sua origine che quella dellessere uomo ovunque.

I fatti recenti, avvenuti in questo circondario, e le polemiche susseguitesi a un tentativo di discriminazione dei richiedenti asilo al CARA di Salinagrande, cui ha fatto grande eco la stampa nazionale, ci dimostrano, purtroppo, il contrario e sollecitano tutti: Chiesa, istituzioni politiche e civili, volontariato, che non si pu abbassare la guardia. La presenza, infatti, nella provincia di Trapani di 15 mila immigrati, di cui 13 mila circa regolari e la restante parte no, la presenza di 300 circa richiedenti asilo politico, oltre agli ospiti presso il CIE di Milo e negli altri istituti della provincia, sono un universo esteso per il quale corre lobbligo di prenderci cura delle persone e di tutto ci che si portano dietro, compreso lanelito a un domani pi conveniente. In questo gli immigrati sono uomini di fede (anche nel significato religioso pi ampio del termine) e di speranza, valori che sono insiti nel loro status di mobilit, perch indirizzato verso la novit di un avvenire migliore, sia esso spirituale o materiale, e come dice Benedetto XVI nel suo messaggio per la Giornata: fede e speranza formano un binomio inscindibile nel cuore di tantissimi migranti, dal momento che in essi vi il desiderio di una vita migliore, unito molte volte alla ricerca di lasciarsi alle spalle la disperazione di un futuro impossibile da costruire.

La Giornata un momento reale di presa di coscienza, da parte di tutti, per capire come, nonostante le difficolt da parte degli immigrati e nostra, le comunit politiche e sociali del territorio, e di Trapani in particolare, hanno dato e stanno dando prova di generosit, altruismo, intelligenza, voglia di integrazione. Rimane certo, comunque, che di l dei problemi di adattamento e dintegrazione, come scrive il presidente del Consiglio di Trapani, Giuseppe Bianco, il dialogo sempre la migliore soluzione di qualunque problema. Capire, accertare, parlare, aiutare: questa la base per una civile convivenza tra i residenti () tenendo sempre fermo il principio che diritti e doveri camminano di pari passo. Il diritto a unaccoglienza serena e generosa si specchia nel dovere di ricevere gli ospiti senza preconcetti e preclusioni; il diritto dei cittadini alla sicurezza sociale deve trovare riscontro nel dovere degli ospiti di rispettare le leggi e i costumi del territorio di accoglienza.

 

Trapani 12/01/2013

SALVATORE AGUECI