Roma 4 giugno 2013
COMUNICATO STAMPA
CIR: preoccupazione per Alma Shalabayeva espulsa in Kazakistan il 31
maggio
Venerd 31 maggio nel pomeriggio Alma Shalabayeva, moglie del rifugiato
Muktar Ablyazov, stata rimpatriata forzatamente nel proprio paese di origine,
il Kazakistan, con la figlia di soli 6 anni. La donna era stata rintracciata
e fermata con un impressionante dispiego di forza di polizia solamente 3
giorni prima in una casa a Roma, poi trattenuta nel CIE di Ponte Galeria in attesa
del rimpatrio forzato. Rimpatrio avvenuto solamente 3 giorni dopo, con una
procedura che raramente si vista cos veloce ed efficiente
Muktar Ablyazov una delle voci di opposizione pi influenti in
Kazakistan, ha rivestito importanti ruoli economico-finanziari nella sua vita e
ha cofondato il movimento di opposizione Democratic Choice of Kazakistan. In esilio da
diversi anni e riconosciuto rifugiato dalla Gran Bretagna, ha dato lâannuncio
preoccupato del rimpatrio della moglie e della figlia tramite Facebook. Giusta
preoccupazione se si ricorda che secondo lâultimo rapporto di Amnesty
International risulta che pratiche di tortura sono regolarmente perpetrate nei
confronti di oppositori e dissidenti da parte delle forze di polizia e di
sicurezza.
ăSe la procedura sorprende per la modalit con cui si realizzata, cosa
ci preoccupa in maniera fortissima la possibilit che la Signora Shalabayeva
possa subire nel suo paese trattamenti disumani o violazioni dei suoi diritti
umani. Questo secondo noi un rischio, purtroppo molto concretoä dichiara
Christopher Hein direttore del CIR.
Nel rimandare la signora Alma Shalabayeva nel suo paese di origine,
lâItalia potrebbe aver violato il Testo Unico Immigrazione secondo cui nessuno
pu essere in nessun caso rimandato verso uno Stato in cui rischia di subire
persecuzioni. Il CIR ritiene che potrebbe essere stata violata anche la
Convenzione Europea dei Diritti dellâUomo che prevede che nessuno pu essere
respinto o espulso verso un Paese in cui rischia di essere sottoposto a
trattamenti disumani o degradanti. Non ci sembra che le autorit italiane
abbiano pienamente valutato le conseguenze che tale rimpatrio forzato potrebbe
avere.
Il CIR, in contatto con lâAvvocato Federico Olivo che ha seguito la
signora Shalabayeva e con varie organizzazioni internazionali, ha gi
interessato il Ministro degli Esteri Emma Bonino e sta raccogliendo
informazioni pi dettagliate sullâaccaduto per preparare gli interventi pi
appropriati.
Ulteriori informazioni
UFFICIO STAMPA CIR
Valeria Carlini
tel. + 39 06 69200114 int. 216
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E-mail: <mailto:carlini@cir-onlus.org>carlini@cir-onlus.org
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