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Notizie

2013 - Immigrazione

17.06.2013

Comunità di religioni diverse e istituzioni si aprono al dialogo

Concluso con un convegno alla Sapienza di Roma il progetto ‘Promozione del dialogo interreligioso’, un’iniziativa promossa dalla direzione centrale degli Affari dei Culti. Ha aperto i lavori il capo dipartimento Pria

"Religioni, dialogo, integrazione"Si è svolto questa mattina, presso la sala Odeion dell’Università La Sapienza di Roma, il convegno sul tema ‘Religioni, dialogo, integrazione. Analisi territoriale e buone pratiche’. L’incontro ha rappresentato la tappa conclusiva del progetto ‘Promozione del dialogo interreligioso’ promosso dalla direzione centrale degli Affari dei Culti e finanziato dal Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi (FEI).

Risultato concreto del progetto è una ricerca che, valorizzando i dati in possesso dell’amministrazione dell’Interno, offre una panoramica sul dialogo interreligioso e sulle buone pratiche promosse dal territorio per favorire l’integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi. Lo studio raccoglie i dati di sei province: Torino, Bergamo, Reggio Emilia, Perugia, Caserta e Catania che, in collaborazione con le prefetture, hanno promosso incontri tra i rappresentanti locali e le varie comunità religiose sul territorio.

«Il dialogo interreligioso può essere la via maestra perché la religione sia causa di alleanze tra tutti i giusti e gli operatori di pace della terra» ha dichiarato il capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione prefetto Angela Pria aprendo i lavori, dopo i saluti del rettore dell’Università Luigi Frati e del direttore del master in Religioni e mediazione culturale Alessandro Saggioro. Il prefetto Pria ha concluso il suo intervento citando le parole di monsignor Vincenzo Paglia: «Il dialogo tra religioni – ha detto – tesse una trama pacifica e respinge le tentazioni a lacerare il tessuto civile».

Il direttore centrale degli Affari dei Culti prefetto Sandra Sarti è intervenuta sul tema ‘Promozione del dialogo interreligioso: un progetto europeo tra integrazione e pluralismo’. «Lo Stato – ha osservato - non può restare indifferente alle convinzioni di fede, ai credo dei suoi cittadini, e le scelte che in tale ambito è chiamato ad operare rivestono una particolare valenza», sia per la garanzia della libertà di religione e di culto, sia per i delicati aspetti che riveste il fenomeno.

Sono intervenuti, inoltre, i docenti Paolo Naso, Franco Pittau e Marco Ventura. I lavori sono stati coordinati dal direttore di Confronti/Com-Nuovi Tempi Gian Mario Giglio.

In occasione del convegno è stato presentato e distribuito il vademecum ‘Religioni, dialogo integrazione’, un volume che si propone quale strumento di lavoro per sviluppare azioni di dialogo interreligioso a sostegno dei processi di integrazione.





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