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Notizie

2013 - Sicurezza

24.07.2013

Caso Shalabayeva. L'Interpol del Centroafrica: il passaporto risulta falsificato. Ablyazov ricercato per gravi reati

Il segretario generale Ronald K. Noble invia una lettera al capo della Polizia Alessandro Pansa ed al direttore generale della Polizia criminale Francesco Cirillo. L'ufficio Interpol del Centroafrica riferisce che sul passaporto esibito da Alma Shalabayeva risulta un luogo di nascita inesistente

«Mukhtar Albyazov è ricercato ai fini dell'arresto da tre Paesi membri dell'Interpol: Kazakistan, Russia e Ucraina per gravi reati. I due 'avvisi rossi', emessi su richiesta di Interpol Astana e Interpol Mosca, e la diffusione diramata da Interpol Kiev sono ancora validi e non soggetti a restrizioni o condizioni particolari». Lo scrive il segretario generale dell'Interpol Ronald Noble in una lettera inviata al capo della Polizia Alessandro Pansa e al direttore centrale della Polizia criminale - Interpol Roma Francesco Cirillo.

Nella nota Noble sottolinea che, «il Regno Unito non ha mai comunicato informazioni in merito alla concessione a un soggetto dello status di rifugiato/richiedente asilo, in quanto ritenuta una questione riservata. Pertanto la consultazione da parte dell'Italia delle banche dati non avrebbe mai rivelato che al signor Ablyazov era stato concesso lo status di richiedente asilo/rifugiato da parte del Regno Unito». Chiunque, conclude Noble, «si fosse trovato a consultare le banche dati del Segretariato Generale» avrebbe potuto vedere che «Ablyazov era ricercato, ma nessun Paese membro dell'Interpol sarebbe stato in grado di sapere, attraverso il segretariato generale, che a Ablyazov era stato concesso dal Regno Unito lo status di richiedente asilo/rifugiato».

Il capo dell'Interpol definisce inoltre «davvero increscioso» il fatto che «il caso stia generando in Italia un'attenzione mediatica così pressante», e con la lettera rassicura che alla Polizia italiana non mancherà il necessario supporto da parte dell'Organizzazione.

Quanto alle richiesta della Shalabayeva di essere espatriata verso la Repubblica Centrafricana difficilmente poteva essere accolta visto che si tratta di un paese verso il quale l'Unhcr sconsiglia i rimpatri forzati, come peraltro già riportato nella relazione del capo della Polizia, Alessandro Pansa.

L'ufficio Interpol del Centroafrica, intanto, nell'ambito delle attività investigative svolte dalla questura di Roma, ha riferito che il passaporto esibito da Alma Shalabayeva emesso dalla Repubblica Centroafricana risulta falsificato. Nei due passaporti, infatti, uno rilasciato dal Kazakistan e l'altro dalla Repubblica Centroafricana, risultano due luoghi di nascita differenti e in più quello indicato nel passaporto della Repubblica Centroafricana, risulta addirittura inesistente.

Sulla vicenda ha riferito oggi pomeriggio in Senato anche il ministro degli Esteri, Emma Bonino.





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