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Notizie

2013 - Immigrazione

28.05.2013

Il PON Sicurezza al Forum Pa: workshop sul tema ‘Buone pratiche per la diffusione della legalità’

Il 30 maggio alle ore 9,30 saranno presentati i risultati del progetto Di.Sco.Bull, per la prevenzione della dispersione scolastica e del bullismo, e di altre iniziative per l’integrazione e l’accoglienza degli immigrati

2013_05_29_ForumPA_Pon_250xIl PON Sicurezza è presente anche quest’anno al Forum PA, in programma al Palazzo dei Congressi di Roma dal 28 al 30 maggio.
Nel corso di un workshop dal titolo 'PON Sicurezza 2007 -2013: buone pratiche per la diffusione della legalità', che si terrà giovedì 30 maggio alle 9.30, saranno illustrati gli interventi finanziati dal Programma nell'ambito dell'Asse II realizzati per garantire migliori condizioni di legalità e giustizia a cittadini e imprese.

Tra questi, alcuni progetti finalizzati all’integrazione e all’accoglienza degli immigrati, come i centri polifunzionali destinati all’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati extracomunitari regolari, e i progetti di ristrutturazione e ampliamento di strutture già destinate o da destinare agli immigrati extracomunitari richiedenti asilo, rifugiati e titolari di altre forme di protezione umanitaria.

2013_05_29_ForumPA_ingresso_250x_bisNell'ambito della prevenzione delle devianze giovanili, saranno illustrati i risultati del progetto Di.Sco.Bull che si è concluso a marzo. Una best practice, avviata due ani fa grazie alle risorse messe a disposizione dal Programma, che ha coinvolto nove istituti scolastici nelle regioni Obiettivo Convergenza. I ragazzi, insieme a docenti e famiglie, sono stati inseriti in una serie di attività per prevenire la dispersione scolastica e il fenomeno del bullismo con percorsi di aiuto, servizi di assistenza allo studio, attività di animazione, formazione e consulenza psicologica. Il progetto ha coinvolto 5.000 studenti fra i 12 e i 18 anni consentendo di mettere a punto modelli di intervento di prevenzione e recupero degli adolescenti a rischio. I centri per la dispersione, istituiti presso le scuole coinvolte, sono oggi punto di riferimento per tutti i soggetti che, con diverse competenze, hanno contribuito all’attuazione del progetto.





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