Legislatura 17ª - Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani - Resoconto sommario n. 9 del 16/07/2013


 

COMMISSIONE STRAORDINARIA PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI

 

MARTEDÌ 16 LUGLIO 2013

9ª Seduta

 

Presidenza del Presidente

MANCONI 

 

            Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, l'avvocato Riccardo Olivo, difensore di Alma Shalabayeva.     

 

 

            La seduta inizia alle ore 13,10.

 

 

SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI  

 

Il presidente MANCONI comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.

Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

 

 

PROCEDURE INFORMATIVE 

Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale: seguito dell'audizione degli avvocati Riccardo e Federico Olivo, e Ernesto Gregorio Valenti, difensori di Alma Shalabayeva   

 

            Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 9 luglio scorso.

 

     Il presidente MANCONI ricorda che la Commissione si è occupata del caso di Alma Shalabayeva lo scorso 9 luglio nel quadro di un'audizione con rappresentanti dell'associazione Open Dialog sul rispetto dei diritti umani in Kazakistan. Considerati gli impegni contestuali di altre Commissioni, martedì scorso si era convenuto di rinviare il dibattito ad una seduta successiva, seduta che, appunto, ha luogo oggi. I senatori presenti potranno pertanto rivolgere all'avvocato Riccardo Olivo, difensore di Alma Shalabayeva, le domande che riterranno opportune.

 

Prendono la parola le senatrici DE PIN (Misto) e SERRA (M5S), rilevando l'opportunità che venga organizzata una missione in Kazakistan allo scopo di incontrare Alma Shalabayeva e verificare direttamente la sua situazione attuale. Tale richiesta viene successivamente condivisa dal senatore FALANGA (PdL).

 

Seguono gli interventi dei senatori MAZZONI (PdL), SIMEONI (M5S), VICECONTE (PdL), ALICATA (PdL), LO GIUDICE (PD), FASANO (PdL), Elena FERRARA (PD), DONNO (M5S), ROMANO (SCpI), i quali chiedono all'avvocato Olivo di chiarire alcuni dei passaggi che hanno portato, tra il 29 e il 31 maggio scorsi, al trattenimento della signora Shalabayeva e della figlia di appena 6 anni nel Cie di Ponte Galeria ed alla successiva espulsione dall'Italia con l'uso di un velivolo privato, informandosi inoltre sulle condizioni di salute della donna e della bimba, sull'attuale posizione legale di Alma Shalabayeva nel paese asiatico, nonché su eventuali contatti dei legali con le autorità kazake.

 

Risponde l'avvocato Riccardo OLIVO il quale, nel riassumere la vicenda, sottolinea l'estrema difficoltà di ricostruire l'insieme dei passaggi in ragione dei problemi incontrati nel reperire la documentazione riguardante la sua assistita, aggiungendo che è recentissimamente giunto il documento relativo al provvedimento di espulsione, già convalidato dal giudice di pace e asserendo inoltre di aver riscontrato scorrettezze nella procedura di trattenimento e di espulsione della donna, a cominciare dal fatto che nelle ore trascorse all'interno del Cie di Ponte Galeria, Alma Shalabayeva non avrebbe avuto la possibilità di essere assistita da un interprete né di parlare con un avvocato. La donna, dopo essere stata prelevata dalla sua abitazione, risulta essere stata portata dapprima in questura, successivamente all'ufficio immigrazione di Roma e infine, intorno alla mezzanotte del 29 luglio, al Cie di Ponte Galeria. Solo il giorno successivo avrebbe avuto modo di incontrare i suoi difensori di fiducia. Va specificato in particolare che prima del 29 maggio Alma Shalabayeva non ha fatto richiesta d'asilo, poiché - così ha detto successivamente - temeva per la sua incolumità. E' questo anche il motivo per il quale la stessa signora Shalabayeva ha chiesto alla Repubblica Centrafricana un passaporto diplomatico e lo status di console onorario di un altro stato africano. Peraltro, proprio sul piano della sicurezza va ricordato che le autorità inglesi, quando essa si trovava in quel paese, avrebbero fatto sapere alla famiglia Ablyazov di non poter garantire adeguata protezione, inducendo il nucleo famigliare a lasciare l'isola. Tornando ai momenti cruciali della sua vicenda, va ricordato che purtroppo la signora Alma Shalabayeva non è stata messa nelle condizioni di poter avanzare richiesta di asilo in Italia nelle forme e nelle sedi proprie. Per quanto riguarda i maltrattamenti che la donna avrebbe subito nel corso del trattenimento, non risultano elementi se non dal racconto della signora stessa.

 

Il presidente MANCONI, nell'informare che sulla vicenda riferirà molto presto il Ministro dell'interno, e che la Commissione potrebbe essere successivamente informata su ulteriori dettagli dal Capo della Polizia, ringrazia l'avvocato Olivo e i senatori per la partecipazione al dibattito e chiude la seduta.

 

            Il seguito dell'indagine conoscitiva è pertanto rinviato.

 

            La seduta termina alle ore 14,15.