Dall’inizio dell’anno, sono giunti sulle coste italiane e maltesi circa 8.400 tra migranti e richiedenti asilo. La maggioranza di loro è sbarcata in Italia (7.800). Lo riferisce in una nota l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Le persone che da gennaio a giugno 2013 sono arrivate nel nostro paese, sono partite per la maggioranza dal Nord Africa e in particolare dalla Libia (6.700). In 1.700 sono sbarcati sulle coste della Puglia e della Calabria arrivando da Grecia e Turchia.
I principali paesi d'origine dei migranti e richiedenti asilo sono quelli dell'Africa sub-sahariana – in particolare Somalia ed Eritrea – ma anche Egitto, Pakistan e Siria. Numeri più limitati di persone provengono anche da Gambia, Mali e Afghanistan.
Rispetto allo stesso periodo del 2012, quest’anno si è registrato un aumento degli arrivi: lo scorso anno infatti tra gennaio e giugno i migranti giunti sulle nostre coste sono stati 4.500, di cui 3.500 in Italia e 1.000 a Malta. In tutto il 2012, sono state circa 15mila le persone – migranti e richiedenti asilo – che hanno raggiunto le coste italiane (13.200) e maltesi (1.800).
Nei primi 6 mesi del 2013 l'UNHCR ha registrato la morte di circa 40 persone che cercavano di attraversare il Mediterraneo nel tratto compreso tra il Nord Africa e l'Italia. La cifra si basa sulle interviste raccolte tra coloro che hanno raggiunto l'Europa via mare. Nel 2012 sono state registrati quasi 500 tra vittime o dispersi in mare.
La diminuzione finora osservata nel numero dei decessi, spiega l’Agenzia Onu per i rifugiati, si deve in parte all'impegno delle autorità italiane e maltesi, in particolare della guardia costiera italiana e delle forze armate maltesi, e al loro efficace coordinamento delle operazioni di soccorso in mare. L’Unhcr rinnova l’appello a tutti i comandanti di nave in navigazione nel mediterraneo affinché restino vigili e adempiano al proprio dovere di soccorrere le imbarcazioni in pericolo.