Comunicato stampa

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Unioncamere: meno di 5mila euro per far nascere unĠimpresa

Ma crisi e burocrazia sono gli ostacoli principali

 

 

Roma, 26 aprile 2013 – Oltre metˆ dei 172mila neo-imprenditori che hanno aperto una azienda nel 2012 si sono messi in proprio investendo meno di 5mila euro ma la crisi e la burocrazia sono ostacoli difficili da superare. In tanti lĠhanno fatto e, gettando il cuore oltre lĠostacolo, hanno dato vita a una nuova realtˆ produttiva, sperando di trovare (o ritrovare) in questo modo un lavoro oppure, pi frequentemente, di concretizzare la propria legittima affermazione nella societˆ, mettendo a buon frutto le competenze acquisite in precedenti esperienze lavorative.

Questo quanto emerge dallĠanalisi realizzata dal Centro studi di Unioncamere che, attraverso una indagine su un campione significativo delle circa 384mila imprese iscrittesi nei Registri delle Camere di commercio nel corso del 2012, ha quantificato in quasi 172mila le ÒvereÓ nuove imprese attive (pari al 45% del totale), ovvero quelle che non hanno legami con imprese preesistenti.

 

ÒLĠimpresa come occasione di lavoro ma soprattutto come espressione della voglia di mettersi in gioco e di conquistarsi un futuro. EĠ questo ci˜ che evidenzia lĠanalisi di Unioncamere. Non possiamo deludere le legittime aspettative di quanti malgrado tutto continuano ad investire su se stessi. Occorre rimettere lĠimpresa al centro delle attenzioni della politica e delle istituzioni. PerchŽ lĠimpresa  prima di tutto lavoro e costruzione del nostro domaniÓ, ha commentato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.

 

LĠidentikit del neo-imprenditore

In netta maggioranza (74%) sono gli uomini a intraprendere il percorso imprenditoriale e, in generale, la nazionalitˆ pi rappresentata  quella italiana (87%), ma lĠapporto degli immigrati extra-comunitari (8%)  superiore a quello dei comunitari (5%). EĠ il diploma (nel 44% dei casi) il volano per affrontare la sfida dei mercati, specialmente in virt del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi si diventa imprenditori dopo aver compiuto qualche altra esperienza lavorativa e quindi con un bagaglio di competenze pratiche a sostegno della nuova attivitˆ, oltre che delle conoscenze acquisite nel percorso formativo. Complessivamente, infatti, sono solo poco meno del 13% del totale (che comprende studenti, casalinghe e disoccupati in cerca della prima occupazione) i nuovi capitani dĠimpresa che non vantano un background lavorativo a orientare la decisione di mettersi in proprio e che nel farlo cercano soprattutto una soluzione al problema occupazionale. Lo sbocco lavorativo  anche il fattore che induce quanti hanno perso una precedente occupazione (circa il 9% dei totale dei neo capitani dĠimpresa) a tentare la strada dellĠimprenditoria: queste categorie sono quindi le sole attivitˆ che si distinguono per non identificare nella conoscenza del mondo degli affari il principale input alla scelta della via allĠimprenditorialitˆ.

 

Dove si annidano le difficoltˆ per le nuove imprese

A partire dallĠindagine relativa al II semestre 2012[1]  stata introdotta una sezione volta a investigare dove si annidano le principali difficoltˆ per chi si appresta ad avviare unĠattivitˆ imprenditoriale. Se si esclude una quota che corrisponde a circa unĠimpresa su dieci per cui i primi passi non sono stati connotati da difficoltˆ significative, il ventaglio di problematiche pi frequentemente segnalate  risultato piuttosto ampio.

Nonostante lo spirito di iniziativa e la fiducia nelle proprie capacitˆ animino i neo-imprenditori, nel 23% delle loro dichiarazioni il clima economico generale si  dimostrato da subito un ostacolo particolarmente subdolo con cui fare i conti, dal momento che sono pochi gli strumenti per fronteggiarlo nella fase in cui lĠimpresa deve ancora costruire una rete di fornitori e clienti, cui poter fare stabilmente riferimento. A ci˜ si aggiunge che in un momento in cui i consumi sono in contrazione e la domanda  debole, lĠinserimento nel segmento di mercato individuato  fonte di problemi nellĠ11% delle dichiarazioni delle nuove imprese; mentre un ulteriore 10,7% ha avvertito da subito il peso della concorrenza.

Dare il via allĠimpresa  per˜ difficile anche per le condizioni di tipo normativo: complessivamente, poco meno di un quinto delle risposte indica tra le fonti di criticitˆ la conoscenza delle leggi e lĠiter amministrativo da seguire per portare a compimento le procedure di inizio attivitˆ, cui si aggiunge un ulteriore 5,8% di risposte di quanti avvertono immediatamente il peso del sistema fiscale. Non sembrano, invece, esserci rilievi nei confronti delle strutture che forniscono servizi di supporto, visto che sono chiamate in causa in quanto insufficienti solo nellĠ1,2% dei casi. Pi rilevanti, con oltre il 10% delle segnalazioni, i problemi di tipo finanziario (mancanza di capitale e scarsitˆ del credito), anchĠessi per˜ sensibilmente acutizzati dal razionamento del credito che riguarda lĠintero sistema produttivo.

Le nuove imprese nascono soprattutto piccole: in pi della metˆ dei casi, infatti, lĠinvestimento iniziale  stato di soli 5mila euro, mentre nel 27% di una cifra compresa tra i 5mila e i 10 mila euro. Non a caso, nellĠ88% dei casi, le vere nuove imprese del 2012 hanno assunto la forma della ditta individuale.


LĠidentikit del neo-imprenditore (quote % sul totale rispondenti)

Etˆ

(%)

 

Livello di istruzione

(%)

 

Genere

(%)

 

Nazionalitˆ

(%)

 

Ripartizione geografica

(%)

Meno di 30 anni

28,1

 

Scuola dell'obbligo

26,7

 

Uomo

73,8

 

Italiana

86,8

 

Nord Ovest

27,8

Fra 31 e 35 anni

16,8

 

Formazione profess.

6,2

 

Donna

26,2

 

27 Paesi Ue

5,1

 

Nord Est

19,0

Fra 36 e 40 anni

17,4

 

Istruz. Professionale

8,3

 

Totale

100,0

 

Extra-Ue

8,1

 

Centro

21,3

Fra 41 e 51 anni

22,9

 

Diploma

43,9

 

 

 

 

Totale

100,0

 

Sud e Isole

31,9

Fra 51 e 65 anni

12,9

 

Laurea

15,0

 

 

 

 

 

 

 

Totale

100,0

Oltre 65 anni

2,0

 

Totale

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Centro Studi Unioncamere, Osservatorio sulla demografia delle imprese, anno 2012

 

 Le motivazioni dei neo-imprenditori (domanda a risposta multipla, quote % sul totale delle risposte)

Totale (%)

Auto-realizzazione

54,3

Conoscenza di opportunitˆ di mercato

25,4

Volontˆ di valorizzare competenze ed esperienze professionali

12,5

Desiderio di conseguire successo personale ed economico

10,6

Insoddisfazione verso il precedente lavoro

5,8

Auto-impiego

32,2

Necessitˆ di trovare un primo o nuovo sbocco lavorativo

16,3

Difficoltˆ a trovare un lavoro dipendente

15,9

Altro

13,4

Possibilitˆ di continuare ad operare per lĠimpresa in cui era occupato

2,9

Successione a un familiare

1,2

Sfruttamento di unĠidea innovativa

4,0

Agevolazioni fiscali, creditizie, contributi

1,2

Altro

4,1

Totale

100,0

Fonte: Centro Studi Unioncamere, Osservatorio sulla demografia delle imprese, anno 2012

 

Attivitˆ svolta dal neo-imprenditore e principale motivazione alla base della creazione di una nuova impresa nel 2012 (quote % sul totale rispondenti)

Precedente attivitˆ del neo-imprenditore

Totale (%)

Principale motivazione

Operaio/Apprendista

23,9

Conoscenza del mercato

Impiegato/Quadro

19,5

Conoscenza del mercato

Imprenditore/Lavoratore autonomo

10,0

Conoscenza del mercato

Disoccupato (in cerca di nuova occupazione)

9,2

Trovare uno sbocco lavorativo

Libero professionista

4,2

Conoscenza del mercato

Studente

6,5

Trovare uno sbocco lavorativo

Casalinga

2,9

Conoscenza del mercato

Collaboratore a progetto

2,1

Conoscenza del mercato

Lavoratore presso azienda di famiglia

3,8

Conoscenza del mercato

Disoccupato (in cerca di prima occupazione)

3,2

Trovare uno sbocco lavorativo/Conoscenza del mercato

Dirigente

0,8

Conoscenza del mercato

Altro

13,9

Conoscenza del mercato

Totale

100,0

 

Fonte: Centro Studi Unioncamere, Osservatorio sulla demografia delle imprese, anno 2012

 

Le forme giuridiche (quote % sul totale rispondenti)

Forma giuridica

Totale (%)

Societˆ di capitale

6,1%

Societˆ di persone

4,0%

Ditta individuale

88,2%

Altre forme

1,7%

Totale

100,0%

 

 

 

 

Fonte: Centro Studi Unioncamere, Osservatorio sulla demografia delle imprese, anno 2012

 

Le risorse per lo start-up (quote % sul totale rispondenti)

Risorse per start-up

Totale (%)

Meno di 5mila euro

51,3

Da 5 a 10mila euro

26,6

Da 11 a 30mila euro

14,3

Da 31 a 50mila euro

4,0

Da 51 a 100mila euro

2,2

Oltre 100mila euro

1,5

Totale

100,0

Fonte: Centro Studi Unioncamere, Osservatorio sulla demografia delle imprese, anno 2012

 

 

Principali difficoltˆ incontrate allĠavvio dellĠattivitˆ (domanda a risposta multipla, quote % sul totale delle risposte riferite al solo II semestre)

Tipologie di difficoltˆ

Totale (%)

Concorrenza

10,7

Commercializzare i prodotti, farsi conoscere dai clienti

11,0

Clima economico sfavorevole

23,2

Conoscere le leggi e gli adempimenti per l'attivitˆ d'impresa

6,6

Procedure amministrative

12,3

Mancanza di strutture di servizi

1,2

Mancanza del capitale necessario all'avvio delle attivitˆ

4,7

Scarsitˆ del credito dalle banche

5,9

Sistema fiscale

5,8

Onerositˆ del costo del lavoro

4,0

Reperimento locali e terreni

0,6

Reperimento personale adeguato

0,4

Reperimento materie prime e/o fornitori adeguati

0,2

Introduzione di tecnologie adeguate

0,1

Altro

2,4

Nessuna difficoltˆ

10,9

Totale

100,0

Fonte: Centro Studi Unioncamere, Osservatorio sulla demografia delle imprese, anno 2012

 

 

 



[1] LĠindagine viene realizzata semestralmente, quindi il dato complessivo sul 2012 deriva dalla combinazione dei risultati del I con quelli del II semestre.