Nelle carceri italiane sono presenti circa 23mila detenuti stranieri, che rappresentano, secondo l’ultimo studio della Fondazione Leone Moressa, quasi la metà dei detenuti presenti nelle strutture penitenziarie nazionali.
Tra il 2008 e il 2011 i detenuti stranieri sono aumentati del 12,1% a fronte di un aumento del 16,8% della popolazione carceraria italiana.
Gli stranieri nelle carceri italiane sono marocchini (19%), rumeni (15,9%) e tunisini (12,4%), e la maggioranza si trova nelle carceri di Lombardia (4mila), Piemonte e Toscana.
I reati più diffusi tra i 23mila detenuti non italiani sono la produzione e lo spaccio di stupefacenti (29%), i reati contro il patrimonio (22,5%) e i reati contro le persone (18%). Rispetto al totale de detenuti, ovviamente gli stranieri incidono per il 95% tra coloro che hanno commesso reati contro la legge sull’immigrazione, per il 79% tra coloro che sono stati arrestati per prostituzione, per il 44% tra coloro che spacciano e producono stupefacenti e per il 39% tra coloro che hanno commesso reati contro la pubblica amministrazione.
23 mila i detenuti stranieri: quasi il 50 % della popolazione carceraria.
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