Nota alla stampa.
P. Giovanni La
Manna: LItalia pone in atto misure che impediscono di chiedere asilo a chi
fugge da guerre e persecuzioni.
Le guerre in Siria,
Afghanistan, Iraq e Somalia hanno contribuito lo scorso anno allaumento
dell8% nel numero di domande dasilo presentate nei paesi industrializzati
durante il 2012, con lincremento pi deciso registrato tra le domande dasilo inoltrate
da cittadini siriani. A dirlo il rapporto Asylum Levels and Trends in
Industrialized Countries 2012 pubblicato oggi dallUNHCR. Interessante il dato
europeo: a livello regionale, nel 2012, stata lEuropa a ricevere il maggior
numero di domande dasilo: 355.500 in 38 paesi rispetto alle 327.600 dellanno
precedente. Tra i singoli paesi la Germania ha fatto registrare il pi alto
numero di richieste (64.500, il 41% in pi rispetto al 2011). Un aumento del
33% in Svizzera (25.900 le richieste inoltrate) ha collocato il paese quasi al
livello del Regno Unito (27.400 domande, +6%).
In Italia, il numero di
domande di asilo (15.700) pi che dimezzato rispetto allanno precedente. Il
dato italiano contribuisce ad abbassare il numero di domande di asilo in Europa
meridionale del 27% (48.600 domande). Si tratta del secondo valore pi basso
negli ultimi 6 anni.
I dati confermano una
preoccupazione gi pi volte espressa dal Centro Astalli. Chiedere asilo nel
nostro paese estremamente complicato. Di fatto si continuano a mettere in
atto politiche respingenti nei confronti di chi scappa da guerre e persecuzioni. I viaggi
continuano ad essere pericolosi e sono ancora troppe le persone che perdono la
vita durante le traversate del Mediterraneo.
Si registra inoltre un
forte calo di arrivi dalla Libia, la cui spiegazione potrebbe essere imputabile
agli accordi che il governo italiano ha stipulato con il nuovo governo libico e
non ha mai reso pubblici. Commenta cos p. Giovanni La Manna sj (Presidente Centro
Astalli) che continua: 15.700 domande di asilo presentate in un anno sono da
considerarsi un numero bassissimo rispetto ai milioni di persone in fuga
dalle principali aree di crisi. Ancora una volta chiediamo che vengano stabiliti canali
umanitari protetti per larrivo in sicurezza di uomini e donne costrette a
chiedere asilo in Europa.
Inoltre Il paradosso
che nonostante i dati rappresentino un fenomeno di dimensioni assolutamente
gestibile di arrivi in Italia, siamo ancora lontani dallavere un sistema
daccoglienza funzionate che garantisca a tutti i migranti forzati una risposta
tempestiva e qualitativamente soddisfacente ai loro bisogni pi immediati. Un
sistema efficiente eviterebbe inoltre di dover far fronte ad situazioni non
previste e allinevitabile spreco di risorse che ne consegue.
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stampa:
Donatella
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