Roma
22 febbraio 2013
COMUNICATO
STAMPA
CIR:
GESTIONE EMERGENZA NORD AFRICA TROPPO TARDI, TROPPO POCO
Il
prossimo primo marzo, quando sar terminata la decretata ăEmergenza Nord
Africaä e i centri accoglienza verranno chiusi, circa 13 mila profughi non
sapranno dove andare. Il Consiglio Italiano per i Rifugiati ö CIR, pur
riconoscendo che lâultima circolare del Ministero dellâInterno del 18 febbraio
fa chiarezza su alcuni aspetti, considera che gli interventi fatti dal governo
nella gestione dellâuscita dallâEmergenza del Nord Africa siano avvenuti con
troppo ritardo e siano insufficienti per una soluzione.
La
prevista assistenza in denaro di 500 euro al momento dellâuscita dai centri
certamente non sostituisce un programma di integrazione lavorativo e
alloggiativo. Tale programma avrebbe potuto essere finanziato un anno fa, al
posto di spendere centinaia di milioni di euro solo per la fornitura di vitto e
alloggio. Eâ da ricordare che tanto il CIR, quanto altre voci della societ
civile italiana, da tempo avevano chiesto al governo di impostare delle misure
per la formazione professionale, per borse lavoro e per unâiniziale assistenza
alloggiativa, a fianco di un generoso programma di ritorno volontario assistito
con iniziative di reintegrazione nei paesi di origine nellâAfrica Sub -
sahariana. Ma purtroppo per due anni ha prevalso un approccio emergenziale.
Il CIR
apprezza il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari ai profughi
nonch lâassicurazione che le persone appartenenti a gruppi vulnerabili come
minori non accompagnati, vittime di tortura e famiglie numerose possano avere
accesso allâaccoglienza prolungata nel sistema ordinario di protezione.
Tuttavia, per la maggioranza delle persone si prospetta un futuro del tutto
incerto.
ăLa
cosiddetta ăEmergenza Nord Africaä ha dimostrato ancora una volta lâincapacit
del sistema di asilo Italiano che a fronte di un investimento economico
elevatissimo ödi una media di circa 25mila euro a persona ö non riuscito a
mettere in campo risposte qualificate di accoglienza e integrazione. Crediamo
che sia lo specchio di un sistema ancora immaturo che in tema di integrazione
per i rifugiati ha ancora molto da consolidare. Come CIR abbiamo chiesto - con
un appello alle forze politiche che si preparano a governare questo Paese -
lâintroduzione di un programma nazionale di integrazione per i rifugiati che
possa permettere allâItalia di dare prima unâaccoglienza dignitosa a quanti
fuggono in cerca di protezione e poi li accompagni verso lâintegrazione, che
significa autonomia. E che permetterebbe ai rifugiati di diventare delle
risorse nel nostro Paeseä conclude Christopher Hein, direttore del CIR.
Ulteriori
informazioni
UFFICIO
STAMPA CIR
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Carlini
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