Roma 5 marzo 2013
COMUNICATO STAMPA
CIR: FINE EMERGENZA
NORD AFRICA, MARCIA INDIETRO
Chi non andato via dai
centri di accoglienza dellEmergenza Nord Africa potr rimanere per almeno 6
mesi. Questo in parole povere appare il succo della circolare del Ministero
dellInterno sulla chiusura dellEmergenza Umanitaria del Nord Africa datata 1
marzo, ma resa nota solo oggi.
Quindi, diversamente
dallannuncio precedente della chiusura al 28 febbraio, questo sembra essere un
sostanziale ripensamento. Non viene detto cos chiaramente nel documento del
Ministero dellInterno, ma facendo una conta che metta insieme i 7.400 profughi
ancora in attesa di essere sentiti dalle Commissioni Territoriali per il
riconoscimento della protezione internazionale; i circa 1.100 profughi
appartenenti a gruppi vulnerabili; le famiglie con bambini; un numero stimato
di 1.300 persone in attesa di ottenere il permesso di soggiorno per motivi
umanitari e infine quelli che - e dovrebbero essere pressoch la totalit -
attendono il rilascio del titolo di viaggio, si arriva alla popolazione quasi
complessiva dei profughi che risultavano a febbraio ancora in accoglienza. E
per queste categorie laccoglienza viene prolungata dalla circolare. Si deve
togliere a questi il numero di quelli che con la buonuscita di 500 a persona,
o in attesa di tale pagamento, sono andati via dai centri in questi giorni e
che magari adesso si sentono ingannati considerando che questultimo
provvedimento del Ministero dellInterno arrivato solo successivamente alla
loro partenza.
Il CIR si dichiara
soddisfatto che le famiglie, i disabili e anziani, le donne in stato di
gravidanza e le vittime di tortura e violenza grave possano ancora essere
assistiti dallo Stato. Tuttavia ritiene che questa circolare possa creare una
situazione caotica, che daltronde si sta gi verificando in alcune citt, a
causa della tardivit delle disposizioni e della eterogeneit del trattamento
nelle diverse provincie e regioni. La circolare parlando della prosecuzione
dellaccoglienza indica lindividuazione di apposite soluzioni che al momento
non appaiono per fattibili considerando che nel sistema SPRAR non risultano
posti disponibili.
Lesperienza della
gestione della cosiddetta Emergenza Nord Africa deve essere la base per un
ripensamento radicale del sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati
in Italia. Si deve superare
lapproccio emergenziale, si deve costruire un coordinamento centrale e
garantire uno standard uniforme e dignitoso in tutto il territorio nazionale.
Altrimenti si rischia di sperperare fondi pubblici e danneggiare, anzich
appoggiare, il percorso di integrazione dichiara Christopher Hein, direttore
del CIR.
Ulteriori informazioni
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CIR
Valeria Carlini
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