Il 32% dei minori di 18 anni con almeno un genitore straniero è a rischio di povertà. E’ quanto afferma un rapporto pubblicato dall’Eurostat dal quale emerge che nell'Unione Europea i giovani sono il gruppo sociale a più alto rischio di povertà o esclusione sociale.

Secondo lo studio, il rischio di povertà o di esclusione sociale è elevato in due categorie di minori: chi ha uno dei due genitori straniero e chi vive in contesti familiari con bassi livelli di istruzioni. I dati dicono che almeno la metà dei giovani con genitori con bassi livelli di istruzione rischiano di vivere in condizione di deprivazione sociale e materiale rispetto al 22% dei minori con famiglie con livelli di istruzione media e al 7% di quelli con genitori con gradi di istruzione elevati. Differenze di percentuali tra chi vive in contesti familiari particolarmente istruiti e chi in contesti culturalmente poveri sono più forti in paesi come la Romania (la percentuale è rispettivamente del 2% e del 78%), la Repubblica Ceca (5% e 76%), la Slovacchia (7% e 77%), la Bulgaria (2% e 71%) e l’Ungheria (3% e 68%). Le differenze sono invece molto lievi in Danimarca (5% e 17%) e Finlandia (6% e 24%).

Per quanto riguarda i bambini con almeno un genitore straniero è il 32% ad essere a rischio di povertà o esclusione sociale. Il dato scende al 18% tra i giovani con genitori nativi. Se si guarda invece ai singoli paesi dell’Unione Europea, la percentuale dei giovani con uno dei genitori stranieri a rischio di povertà varia significativamente raggiungendo il 15% nella Repubblica Ceca, il 17% in Estonia, il 18% a Malta per salire al 39% in Francia, al 43% in Grecia e al 46% in Spagna.

Children were the age group at the highest risk of poverty or social exclusion in 2011