Coordinamento Nazionale UIL Immigrati “ Discriminazioni
nell’accesso o nell’ambito del lavoro, di cittadini di Paesi terzi “ Sono molti e
frequenti i casi in cui Tribunali della Repubblica sentenziano in merito alla
presunta natura discriminatoria di comportamenti tenuti da amministrazioni
pubbliche nella esclusione da concorsi e bandi di cittadini stranieri. Sono
anche molti i casi di discriminazioni nell’accesso al lavoro privato o nei
percorsi di carriera o, semplicemente nel godimento di diritti, come ad
esempio quelli previdenziali. Secondo molte sentenze, sbarramenti
nell’accesso al lavoro o discriminazioni nell’ambito dello stesso, violano
normative interne ed internazionali.
Il Dipartimento Politiche Migratorie della UIL considera opportuna
l’apertura di un dibattito all’interno della nostra Organizzazione sulla
scelta, o meno, di chiedere al
legislatore il superamento degli sbarramenti discriminatori che ancora
impediscono ai lavoratori stranieri lungo soggiornanti di accedere a certi settori del
mercato del lavoro (pubblico soprattutto). Pensiamo infatti che un diritto
inalienabile della persona (indipendentemente dal proprio status) sia quello
di godere delle stesse opportunità degli altri nei percorsi di carriera
professionale o nella fruizione di diritti, come ad esempio quello
previdenziale, ma anche allo studio ed alla sicurezza ed igiene sul lavoro.
Siamo convinti che, se il sindacato non affronta questi temi e non cerca
soluzioni eque attraverso la contrattazione ed il confronto, corre il rischio
di vedersi imporre decisioni dall'alto: dai tribunali italiani o dal
Parlamento che dovrà comunque dar seguito ai contenuti delle direttive, pena
il pagamento di pesanti sanzioni europee. Per questo motivo, abbiamo pensato
utile ed opportuno convocare il Coordinamento Nazionale Immigrati, per una
giornata di riflessione, sul tema: <discriminazioni nell’accesso o
nell’ambito del lavoro, di cittadini di Paesi terzi> |
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Dibattito “Discriminazioni sul lavoro di cittadini stranieri di
Paesi terzi” Le
discriminazioni nell’accesso o nell’ambito del lavoro sono sempre più oggetto
di sentenze di tribunali, in quanto violano normative interne ed
internazionali. Se il sindacato non affronterà questi temi , cercando
soluzioni eque attraverso la contrattazione ed il confronto, correrà il
rischio di vedersi imporre decisioni: dai tribunali italiani, dal Parlamento
o dalle Direttive Europee. Giovedì 28 marzo 2013 ore 09,00 - 14,00
Sede UIL Nazionale, sala “Bruno Buozzi” Roma, Via Lucullo 6
— 6° piano
Segreteria
Organizzativa
Politiche Territoriali e e Migratorie Tel. 064753292— 06.4753405 |
Programma dei lavori Prima
parte Ore
09.15 – Registro dei partecipanti Ore
09.30 – Inizio dei lavori Introduzione/moderazione,
Giuseppe Casucci, Coord. Nazionale Dip. Politiche Migratorie
UIL Ore
09.50 Dott.
Marco Buemi, UNAR: “discriminazioni nei luoghi di lavoro”. Funzioni
ed attività dell’UNAR. Ore 10.
10 Dott.ssa
Stefania Congia—Ministero del Lavoro: “La legislazione
italiana nell’accesso al lavoro pubblico” Ore 10.
30 Avv.
Daniela Consoli—ASGI: “La
giurisprudenza contro le varie
forme di discriminazioni sul lavoro”. Ore 10.
50 Avv.
Antonio Fiamingo– Consulta Legale dell’Ital: “ il Patronato e la
tutela dei lavoratori stranieri”. Ore 11.
10 Piero
Bombardieri, Ital Nazionale: “le discriminazioni dei lavoratori
stranieri nella previdenza”. Ore 11.
30 Dott. Sergio
Briguglio, esperto: “mercato del lavoro: è sufficiente la legislazione
in materia di discriminazioni?” |
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Seconda parte Ore 11.
50—Dibattito Ore
13.30 – Conclusioni Intervento
di Guglielmo Loy, Segretario
Confederale UIL Ore 14.00—Conclusione dei
lavori Obbiettivi dell’evento
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