Al 9 ottobre 2011 i cittadini stranieri residenti in Italia sono 4.027.000. Negli ultimi 10 anni la popolazione straniera ha registrato un aumento di oltre 2 milioni di unità. Questo è quanto emerge dal ‘Focus sulla ricostruzione della popolazione residente per età, sesso e cittadinanza, nei Comuni’, realizzato dall’Istat.
L’incidenza degli stranieri residenti nel nostro paese è passata dal 2,4% al 6,5%, tra il 2002 e il 2011.
In particolare, è aumentato il peso relativo degli stranieri nelle classi di età giovanili e adulte, con massimi d’incidenza che, sia nella classe di età 0-4 anni sia in quella 25-34 anni, superano la soglia del 10%.
Dal 2002, la popolazione residente straniera è cresciuta ogni anno con regolarità e l’aumento maggiore di residenti si è registrata nel 2007-2008 (+430 mila e +379 mila) e nel 2003-2004 (+390 mila e +356 mila).
Una trasformazione della popolazione straniera riguarda anche la composizione per genere, infatti, negli ultimi anni si è passati dalla quasi parità numerica tra i sessi (+14 mila uomini nel 2002) all’assoluta prevalenza femminile (+ 246 mila donne nel 2011).
Tra il 2002 e il 2011 la quota di trasferimenti di residenza interni aventi per soggetto cittadini stranieri è stata pari a 2,3 milioni.
Infine, nell’ultimo decennio le acquisizioni di cittadinanza sono state contraddistinte da una crescita in tutto il decennio e ammontano complessivamente a 385 mila unità.
Focus sulla ricostruzione della popolazione residente per età, sesso e cittadinanza, nei Comuni