Sono 7 milioni oggi i migranti in movimento da Nord a Sud, una migrazione in controtendenza rispetto ai tradizionali movimenti di chi cambia paese per migliorare le proprie condizioni di vita. Un terzo di loro si è trasferito in Cina da paesi come Giappone, Stati Uniti e Australia. Questo è, in parte, ciò che emerge dal ‘Rapporto mondiale sulle migrazioni 2013: benessere dei migranti e sviluppo’, realizzato dall’Organizzazione mondiale delle migrazioni.
Il rapporto offre una nuova prospettiva sulla vita dei migranti nel mondo, basata sui risultati di un sondaggio dell’Istituto Gallup, al quale hanno partecipato più di 25.000 migranti in oltre 150 paesi.
I dati presentati dall'Oim mostrano che i migranti adulti che si muovono da Sud a Nord rappresentano il 40% del totale mondiale mentre il 33% dei migranti si muove tra paesi del Sud, il 22% tra paesi del Nord e il 5% dal Nord al Sud del mondo.
I migranti nel Nord del mondo rappresentano tra il 10% e il 12% della popolazione totale, mentre nel Sud del mondo i migranti rappresentano solo il 2% della popolazione residente.
Negli ultimi 10 anni i migranti che hanno deciso di spostarsi da Nord a Sud sono stati circa 7 milioni, di cui il 35% si è trasferito in Cina, partendo da aree sviluppate come Giappone, Stati Uniti, Australia, Europa, Corea e Hong Kong.
Il paese che negli ultimi 5 anni ha registrato un aumento dell’87% negli spostamenti dall’estero è il Brasile. Sono infatti 268.295 le persone che hanno deciso di trasferirsi in questo paese e la maggior parte provengono da Stati Uniti, Giappone, Paraguay e Bolivia.
Inoltre, i nuovi dati disponibili suggeriscono che solo una minoranza di migranti invia rimesse. In realtà, solo l’8% dei migranti nel Sud e il 27% nel Nord affermano di inviare un ‘aiuto finanziario’ a dei parenti che vivono nel paese d’origine.
Il Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2013 pone, infine, l’accento sulla necessità di comprendere come il benessere dei migranti vari in base al luogo e all'esperienza personale. Questa variazione è resa evidente, ad esempio, nell'effetto della migrazione sul benessere di diverse categorie di migranti, tra cui lavoratori migranti, studenti, migranti irregolari, migranti rientrati nel paese d’origine, o migranti in difficoltà a causa di conflitti.
World migration report 2013 - Key fact and figures
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