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Notizie

2014 - Sottosegretario Domenico Manzione

21.11.2014

Rifugiati, riunito al Viminale il tavolo nazionale per l'accoglienza

Lo ha presieduto il sottosegretario all'Interno Manzione

Riunito ieri in via straordinaria presso il Viminale il tavolo nazionale per l’accoglienza, presieduto dal sottosegretario all'Interno Domenico Manzione, alla presenza di rappresentanti Anci, Upi, Regioni, Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione, Sprar, Unhcr, Save the Children, OIM,e il delegato del tavolo Asilo.

La convocazione straordinaria è stata motivata dai fatti avvenuti a Roma nel quartiere di Tor Sapienza e più in generale per l’evoluzione del dibattito mediatico sul tema dell’accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo.

L'organismo, che nel mese di luglio ha raggiunto l’accordo per un piano strutturale ed ordinario per l’accoglienza, ha confermato l’esigenza di dare seguito all'intesa assunta in conferenza stato-regioni, con particolare riguardo alla necessità che le prefetture coinvolgano gli enti locali nel processo di decisione di ogni fase dell'accoglienza concordata (localizzazione, numero di persone accolte, modalità di monitoraggio).

I partecipanti al tavolo hanno sottolineato che, nonostante la complessità del fenomeno migratorio attuale, provvedere al rispetto dei diritti umani è un dovere, così come l’impegno a continuare il processo di organizzazione di un sistema di accoglienza strutturale, stabile e non emergenziale.

Il tavolo ha inoltre riaffermato la necessità che tutti gli enti coinvolti nei processi di accoglienza diano seguito all'accordo raggiunto nella conferenza stato-regioni del 10 luglio 2014 valorizzando i principi di rispetto delle territorialità e di cooperazione sociale.

La piena realizzazione del piano nazionale per l’accoglienza non può prescindere dalla messa in atto di politiche territoriali integrate di cooperazione sociale che coinvolgano oltre a tutti i livelli istituzionali anche le forze al terzo settore, le associazioni di volontariato e la stessa cittadinanza nella consapevolezza che solo dove i cittadini si sentano sicuri e supportati sia possibile una vera accoglienza.





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