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Procedure più snelle e veloci per l’ingresso di imprenditori che vogliono avviare una start up innovativa
Gli imprenditori extra-Ue che intendono avviare una startup innovativa in Italia potranno beneficiare da oggi di una serie di procedure molto più snelle e veloci per fare ingresso nel nostro Paese. È stato, infatti, introdotto un programma innovativo, denominato Italia Startup Visa, presentato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, presso l’acceleratore di startup LUISS ENLABS.
L’iniziativa del governo, cui hanno collaborato diversi Ministeri, ha l’obiettivo di facilitare, in modo significativo, la fase di ottenimento del visto d’ingresso per lavoro autonomo per quei cittadini dei Paesi extra-UE che intendono avviare una startup innovativa nel nostro Paese.
Il quadro giuridico di riferimento
Il 4 ottobre 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge contenente “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” (DL 179/2012 convertito, con modificazioni, nella Legge 17 dicembre 2012, n.221.). La sezione IX del Decreto (articoli 25-32) è dedicata alle misure specifiche per favorire la nascita e lo sviluppo delle startup innovative, che per la prima volta vengono riconosciute dalla legislazione italiana.
La politica a sostegno delle startup e degli incubatori mira a promuovere lo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale, la creazione di un ecosistema maggiormente incline all’innovazione, così come a favorire una maggiore mobilità sociale e ad attrarre in Italia talenti e capitali dall’estero.
Italia Startup Visa si fonda sulla considerazione che i visti sono una leva strategica per attrarre e trattenere talenti e innovazione e devono essere utilizzati come incentivo all’ingresso per alcune categorie strategiche, in particolare gli imprenditori innovativi.
Accogliendo queste riflessioni, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello Stato per l'anno 2013” (cd.
Decreto Flussi 2013 ) ha introdotto una nuova categoria di lavoratori che possono fare ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo, ovvero i “cittadini stranieri per la costituzione di imprese «start-up innovative» ai sensi della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge e a favore dei quali sia riconducibile un rapporto di lavoro di natura autonoma con l'impresa” (art. 3).
La nuova procedura
La nuova procedura si applica agli imprenditori extraUe che intendono avviare una startup innovativa in Italia, ovvero una nuova impresa, il cui business è fortemente legato all’innovazione e alla tecnologia. La startup innovativa dovrà configurarsi come una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa e possedere una serie di requisiti (es. 4 anni di operatività, almeno 5 milioni di euro di fatturato, ecc.).
Tutta la procedura sarà gestita in modalità telematica attraverso il sito
italiastartupvisa.mise.gov.it, consultando il quale l’utente può apprendere tutte le informazioni utili e fare domanda per ottenere il visto d’ingresso.
Tra le novità più significative introdotte, vi è la centralizzazione della procedura di concessione del nulla osta in capo ad un unico Comitato tecnico, insediato presso il Ministero dello sviluppo economico, presieduto da un rappresentante del Ministero, ma composto da rappresentanti di associazioni riconosciute e qualificate, a valenza nazionale e fortemente legate all’universo delle startup. Abolito, pertanto, per il rilascio di questa tipologia di visti per lavoro autonomo il passaggio alla Camera di Commercio.
Il Comitato valuterà
entro 30 giorni la domanda del richiedente corredata da curriculum accademici e professionali, oltre a informazioni dettagliate riguardo a idea e modello di business, tipologia di prodotto o servizio da sviluppare, e mercato di riferimento. La documentazione completa da presentare è descritta nelle
Linee Guida e indicata in calce ai modelli di richiesta di Nulla Osta.
Il Comitato, su delega del richiedente, si impegna altresì ad acquisire in via telematica il Nulla Osta provvisorio ai fini dell'ingresso emesso dalla Questura territorialmente competente per il luogo in cui egli intende esercitare l’attività.
Il Nulla Osta del Comitato attesterà, quindi anche l’avvenuto rilascio da parte della Questura competente del Nulla Osta provvisorio ai fini dell'ingresso.
Il Nulla Osta del Comitato unitamente ai documenti indicati nelle linee guida dovrà essere presentato alla rappresentanza diplomatico-consolare in sede di richiesta di visto.
La procedura risulta ancora più semplificata qualora il richiedente visto presenti la disponibilità di un incubatore certificato ad accoglierlo presso le proprie strutture per la costituzione della startup innovativa.
In tal caso la dichiarazione d’impegno firmata dal legale rappresentante dell’incubatore certificato (modello scaricabile dal sito italiastartupvisa.mise.gov.it) è sufficiente per il rilascio del Nulla Osta del Comitato.
In questa ipotesi di ingresso il Nulla Osta del Comitato assume un valore più propriamente di validazione e monitoraggio delle richieste di ingresso per la costituzione di imprese startup, essendo di fatto demandata la valutazione di merito all’incubatore certificato.
Il richiedente è in ogni caso chiamato a fornire al Comitato la documentazione attestante la disponibilità di risorse finanziarie dedicate alla startup, pari ad almeno 50.000 euro, incluso il valore dei servizi che eventualmente l’incubatore certificato presterà alla nuova impresa.
Assegnando agli incubatori certificati un ruolo determinante nella procedura di selezione, si cerca di condensare intorno ad un numero ben definito di hub di atterraggio di sicuro affidamento la funzione di attrazione dei talenti esteri. L’elenco completo e costantemente aggiornato degli incubatori certificati è consultabile sul sito della sezione speciale del Registro delle imprese (
http://startup.registroimprese.it/).
Vai al sito http://italiastartupvisa.mise.gov.it/filingcabinet.html