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2014 - Dalle Prefetture - 2014

11.02.2014

Diminuiscono i reati in Friuli Venezia Giulia grazie a prevenzione e controllo delle forze di Polizia

Con l’obiettivo di prevenire e contrastare i fenomeni criminosi e migliorare la funzionalità dei servizi di ordine e sicurezza pubblica si è riunita oggi nella prefettura di Trieste, presieduta dal prefetto Adelaide Garufi, la Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza.

Nel corso della riunione è stato tracciato l’andamento statistico dei reati a maggior impatto sociale che per il 2013 fa registrare in l’ambito regionale una leggera diminuzione (-1,5 % circa) rispetto al precedente anno. Tra questi, anche il numero generale dei furti è complessivamente in diminuzione. In controtendenza, si registra l’aumento dei furti in abitazione, delle truffe e delle frodi informatiche.

I dati relativi ai soggetti denunciati ed arrestati, che fanno registrare un aumento di più del 10% per entrambe le voci, testimoniano i risultati dell’impegno delle forze di polizia sul versante della prevenzione e del controllo del territorio. Confermata, quindi, l’intenzione di sperimentare nuove iniziative per l’implementazione dei sistemi di controllo del territorio mediante l’applicazione di avanzate tecnologie di rilevamento e confronto dati ed il coinvolgimento del cittadino nell’ottica della sicurezza partecipata.

Dall’analisi dei reati connessi all’azione della criminalità organizzata, emerge che il territorio appare ancora immune da una presenza stabile di organizzazioni criminali strutturate, anche se resta alta la guardia di magistratura, forze di polizia e gruppi interforze attivati presso le prefetture per prevenire tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico.

Hanno partecipato il presidente della regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, i sindaci di Trieste, Udine e Pordenone, i prefetti ed i vertici regionali della Polizia di Stato, dell’arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, delle Capitanerie di Porto, i vertici della magistratura della regione ed i direttori delle Case Circondariali.