Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Furti di rame, vertice ad Agrigento con il ministro Alfano

Notizie

2014 - Ministro Angelino Alfano

07.07.2014

Furti di rame, vertice ad Agrigento con il ministro Alfano

Il titolare del Viminale ha anche incontrato il sindaco di Siculiana con il quale ha parlato della gestione degli immigrati: «Sarà mantenuta ai livelli di accettabilità». Riunione in prefettura con le Forze dell'ordine e i sindaci della Sicilia orientale

Furti di rame nella provincia e accoglienza dei migranti. Questi i temi degli incontri che stamattina il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha tenuto nella prefettura di Agrigento.

Maggiori controlli delle forze dell'ordine sul territorio dell'agrigentino, più carabinieri e poliziotti a presidiare la provincia, ma anche un protocollo d'intesa nazionale che verrà firmato nei prossimi giorni a Roma. Questo il bilancio del vertice, dedicato al fenomeno dei furti di rame nella provincia, che hanno causato seri danni alle aziende della città dei templi. Alla riunione presieduta da Alfano hanno partecipato il vice capo della Polizia-direttore centrale della Polizia criminale Francesco Cirillo, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, i comandanti regionali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e i  vertici provinciali delle Forze dell'ordine. Presenti all'incontro anche i rappresentanti dei comuni di Campobello di Licata, Canicattì, Licata, Naro, Palma di Montechiaro, Racalmuto e Ravanusa e anche i rappresentanti di Enel Group.

«Ci sarà un gruppo interforze che lavorerà nel contrasto al fenomeno dei furti di rame, e ci sarà un tavolo permanente in ogni capoluogo di provincia della Sicilia - ha annunciato il ministro Alfano. Domani a Milano, nel Consiglio europeo di giustizia e degli interni, ha proseguito, porrò il fenomeno sul tavolo dell'Ue perché è un problema che investe la criminalità organizzata. Inoltre firmeremo mercoledì a Roma un protocollo di legalità con le forze dell'ordine, le compagnie telefoniche e l'Enel, per migliorare il contrasto del fenomeno dei furti di rame».

«L'incontro di oggi è andato molto bene, al punto che esporterò il 'Modello Agrigento' con tavoli permanenti in tutti i capoluoghi di provincia, tra le forze di polizia e gli amministratori locali per fare un punto su come si possa collaborare tra enti locali e sistema di sicurezza, per prevenire questo genere di interventi - ha spiegato ancora il ministro. Agrigento patisce il 9 per cento, secondo le nostre statistiche, di tutti i furti di rame che ci sono in Sicilia, dunque il fenomeno è importante. Non e' in vetta alla classifica siciliana, dove svettano Palermo e Catania. Il punto fondamentale è che si assiste a una aggressione che ha una portata dal punto di vista della tenuta energetica delle vittime, mi riferisco all'Enel o alle Ferrovie dello Stato e contemporaneamente un blocco dell'attività elettrica che paralizza la produzione e danneggia gli imprenditori e noi siamo venuti qui per assumere delle decisioni».

Prima del vertice il ministro Alfano ha incontrato il sindaco di Siculiana, Mariella Bruno: «Ho assunto l'impegno che la gestione dei profughi in quel comune venga sempre mantenuta ai livelli di accettabilità». L'incontro si era reso necessario dopo le manifestazioni di protesta della popolazione per l'alto numero di profughi ospitati dal comune.

«Abbiamo avuto una proficua e importante riunione, affinchè la gente di Siculiana potesse essere tranquillizzata sulla presenza dei migranti - ha spiegato Alfano incontrando i giornalisti - Ho comunicato al sindaco che la struttura è vuota, ho assunto l'impegno di fare di tutto perchè la gestione in quel comune venga sempre mantenuta ai livelli di accettabilità. L'impegno è questo. E il fatto che il centro sia vuoto è il primo segnale».





 | Gradimento Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa Condividi su Google+ Condividi su Facebook Condividi su Twitter  | Condivisione RSS | RSS
Ministero dell'Interno