Notizie

2014 - Ministro Angelino Alfano

28.04.2014

Più autonomia e qualità dei servizi: è la giusta risposta alle richieste del Veneto

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, accompagnato dal sottosegretario Gianpiero Bocci e dal capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, ha incontrato oggi a Venezia i prefetti del Veneto. Nell'occasione il ministro ha visto il presidente della regione Luca Zaia, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e la presidente della provincia Francesca Zaccariotto. «Gli amministratori locali hanno posto questioni molto concrete», come il patto di stabilità per le opere dell'alluvione e il passaggio fra la provincia e la città metropolitana, ha riferito il ministro dell’Interno. «Esiste una questione veneta - ha aggiunto, riferendosi alle manifestazioni per l'indipendenza - e sara' messa al centro dell'azione del governo per realizzare un'Agenda Veneto per quanto riguarda il rapporto con le regioni».

Alfano ha riferito cifre incoraggianti rispetto alla sicurezza: scendono i reati di tipo predatorio, come i furti che calano del 4,2% e le rapine.
Per quanto riguarda la percezione della sicurezza, però, il ministro ha trovato «un elemento negativo» che arriva dal fenomeno dell'accattonaggio. «Dobbiamo distinguere chiaramente - ha avvertito il ministro - la povertà vera e tutto quello che invece trasforma i mendicanti in manovali della criminalità organizzata». Nelle città, infatti, si possono notare furgoncini che accompagnano i mendicanti in strada e poi tornano a riprenderli la sera. Sono organizzazioni criminali che sfruttano i mendicanti stessi e la generosità delle persone. Per combattere il triste fenomeno, il ministro Alfano ha dichiarato di voler incontrare l'Anci con cui «trovare una forma comune di azione». «Avvierò un'iniziativa per fare squadra con i sindaci, perché la polizia, assieme ai vigili, trovino una soluzione a questa situazione».

«C'è poi il problema, molto sentito, della burocrazia», ha riferito Alfano. «Come governo – ha assicurato - intendiamo andare avanti nel processo di riforme accelerate che abbiamo in campo e quella burocratica deve assumere le forme di una rivoluzione».