Ignora comandi barra multifunzione
Torna a contenuto principale
Comunicati stampa
Sei in : HOME > Notizie
Immigrazione: Coldiretti, un quarto dell’agricoltura italiana in mani straniere

 

​I prodotti dell’agricoltura italiana passano nelle mani dei lavoratori stranieri che rappresentano circa il 25 per cento del numero complessivo di giornate di occupazione del settore. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della presentazione del XXIII Rapporto Immigrazione 2013 di Caritas Migrantes con il ministro Cecilie Kyenge. Sono 320mila gli immigrati, provenienti da ben 168 diverse nazioni, impegnati regolarmente nelle campagne italiane – sottolinea la Coldiretti - per un numero complessivo annuale di giornate di occupazione di 25.598.449 nel 2012 (26.190.884 del 2011), pari al 25 (23% nel 2011).  Gli stessi   distretti produttivi di eccellenza del Made in Italy possono sopravvivere solo grazie al lavoro degli immigrati, dalle stalle del nord dove si munge il latte per il Parmigiano Reggiano alla raccolta delle mele della Val di Non, dal pomodoro del meridione alle grandi uve del Piemonte. I lavoratori stranieri - continua la Coldiretti - contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo su un territorio dove va assicurata la legalità per combattere inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il proprio lavoro e gettano una ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell'attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale. I lavoratori immigrati impegnati in agricoltura – precisa la Coldiretti - hanno una età media di 35 anni e mezzo e per ben il 72 per cento sono di sesso maschile. I primi 12 paesi di provenienza rappresentano l’87,2 per cento del totale dei lavoratori stranieri (Romania 117.240, India 27.789, Marocco 26.220, Albania 24.624, Polonia 20.423, Bulgaria 15.100, Tunisia 12.445, Slovacchia 9.893, Macedonia 9.235, Senegal 5.738, Moldavia 5.478, Ucraina 4.722). A livello provinciale - conclude la Coldiretti - le prime 15 provincie per numero di lavoratori stranieri assorbono il 50,6 per cento della totalità degli stranieri operanti in agricoltura (Foggia 6,4 per cento, Bolzano 5,7 per cento, Verona 5,3 per cento, Trento 4,2 per cento, Latina 4,0 per  cento, Ragusa 4,0 per cento, Cuneo 3,3 per cento, Cosenza 2,8 per cento, Salerno 2,7 per cento, Ravenna 2,6 per cento, Reggio Calabria 2,2 per cento, Forlì-Cesena 2,0 per cento, Matera 1,9 per cento, Brescia 1,8 per cento, Ferrara 1,8 per cento.


CATEGORIA: immigrazione
Notizie correlate

28 febbraio 2014 - ​La positiva approvazione della procedura di semplificazione per le domande di soggiorno dei lavoratori immigrati deve essere al piu’ ...


CATEGORIA: immigrazione

23 maggio 2012 - ​Combattere senza tregua becero sfruttamento del lavoro agricolo e del suo prodotto E’ necessario spezzare la catena dello sfruttament...


CATEGORIA: immigrazione

18 aprile 2011 - Attraverso la frontiera dalla Francia nel 2010 è arrivato champagne per ben 124 milioni di euro ma anche formaggi e latticini per 202 ...


CATEGORIA: IMMIGRAZIONE

18 aprile 2011 - Nelle campagne quasi un occupato su dieci è immigrato per un totale di ben 106.058 lavoratori stranieri impegnati a garantire l’approv...


CATEGORIA: IMMIGRAZIONE