Notizie
2014 - Ministro Angelino Alfano
30.10.2014
Alfano: «Mare Nostrum chiuderà e l'Europa si riappropria delle sue frontiere»
Il ministro dell'Interno è intervenuto al Senato della Repubblica rispondendo a interrogazioni a risposta immediata sulla gestione dei flussi migratori e sulle risorse e organizzazione delle forze di poliziaQuestion time del ministro dell'Interno Angelino Alfano nel pomeriggio di oggi, alle ore 16, al Senato della Repubblica per interrogazioni a risposta immediata.
Sulla gestione dei flussi migratori, Alfano ha sottolineato che «il mutamento dei profili dei migranti che arrivano nel nostro Paese ha richiesto di cambiare modalità dell'accoglienza, puntando su comuni e Regioni».
«Noi in accordo con comuni e Regioni - ha proseguito il ministro - abbiamo ampliato la possibilità di accoglienza dei richiedenti asilo proprio per fare fronte al mutamento dei profili dei migranti». Sono state inoltre aumentate le Commissioni territoriali per il riconoscimento dello stato di rifugiato e è stata prevista la possibilità che l'esame venga effettuato anche da un solo componente la Commissione, così che si possa lavorare molto più celermente. Con una chiara strategia: «Se ti spetta la protezione ti accogliamo, se non ti spetta ti rimpatriamo».
«Prima i migranti erano economici e venivano dalla Tunisia - ha affermato - oggi invece sono per la maggior parte rifugiati. Il governo scelse allora di trasformare Lampedusa in un disastro colossale, sottoponendo quell'isola fantastica a una pressione insopportabile. Il problema della creazione di un rapporto bilaterale oggi è quello della mancanza di un interlocutore stabile in Libia. Si tratta dunque di un tema di politica di tutta la comunità internazionale».
Rispondendo alle interrogazioni sull'operazione Mare Nostrum il ministro ha detto che «è stata un'operazione di emergenza per rispondere al dramma di Lampedusa, si è invocato a gran voce l'intervento dell'Europa, che è arrivato alla fine di un lungo e travagliato negoziato, con Triton, che non svolgerà la stessa funzione di Mare Nostrum».
«La differenza tra le due operazioni è notevole, in termini di costi e di obblighi - ha spiegato - e poi Triton farà ricerca e salvataggio nei limiti della legge del mare. Mare Nostrum chiuderà. L'Europa si riappropria delle sue frontiere, riportando la loro linea a quella di Schengen, a 30 miglia dalle coste italiane». Alfano ha quindi voluto ringraziare la Marina militare «per lo straordinario lavoro svolto».
Sui tempi della decisione Alfano ha informato che «Mare nostrum chiuderà secondo un'uscita che il governo stabilirà molto a breve».
La sicurezza resta un «tema centrale dell'azione di governo. Ieri al Viminale abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti della Marina e della Difesa: la sicurezza sulle navi ed i controlli sanitari saranno assicurati a beneficio delle forze dell'ordine e dei militari ed anche degli stessi migranti».
«Da ministro - ha poi ricordato - ho seguito due leggi di stabilità: la prima si è conclusa con uno stanziamento di 700 milioni in più per le forze di polizia e il turn over al 55% mentre in quella che deve ancora essere approvata siamo riusciti ad ottenere lo sblocco dei tetti salariali». «Credo che il comparto delle forze dell'ordine possa far segnare un fatto positivo - ha concluso Alfano - e cioè che in una congiuntura non certo espansiva, il tema della sicurezza è centrale nell'attività del governo».
Sulle risorse e organizzazione delle forze di polizia, Alfano ha dichiarato: «Abbiamo intenzione di riorganizzare il sistema di sicurezza nazionale senza togliere uomini dalle strade e abbassare gli standard di sicurezza, anzi aumentando il livello di sicurezza nelle città».
«Il sistema di tenuta dell'ordine pubblico è vitale - ha aggiunto Alfano - il prossimo obiettivo che ci diamo è una legge per la sicurezza nella città».
«Sul tema delle risorse per gli anni a venire, non ci vede in affanno o apnea - ha spiegato - noi nelle due finanziarie approvate in questa legislatura, non abbiamo segnato un rosso, ma un incremento di risorse. Questo paese e questo governo intendono investire sulle forze di polizia».
Sulla pistola elettrica in dotazione in via sperimentale alle forze di polizia «faremo tutte le verifiche necessarie. E' evidente - ha detto - che sul Taser e sull'utilizzo dello strumento saranno fatte tutte le verifiche necessarie e verranno studiati tutti i precedenti che si sono verificati negli altri Paesi».
Esterni