Legislatura 17ª - Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani - Resoconto sommario n. 73 del 25/03/2015


 

COMMISSIONE STRAORDINARIA PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI

 

MERCOLEDÌ 25 MARZO 2015

73ª Seduta

 

Presidenza del Presidente

MANCONI 

 

            Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, Maurizio Gressi, portavoce, Barbara Terenzi, coordinatrice del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani; Patrizio Gonnella, presidente della Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili; Flavio Romani, presidente di Arcigay; e Elena Santiemma, responsabile Ufficio policy e lobby di AmnestyInternational.  

 

 

            La seduta inizia alle ore 13,35.

 

 

SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI  

 

Il presidente MANCONI comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.

 

Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

 

 

PROCEDURE INFORMATIVE 

 

Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale: audizione di Maurizio Gressi, portavoce, e Barbara Terenzi, coordinatrice, del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani; di Patrizio Gonnella, presidente della Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili; di Flavio Romani, presidente di Arcigay; e di Elena Santiemma, responsabile Ufficio policy e lobby di Amnesty International, sulla procedura di revisione periodica delle Nazioni Unite (UPR)   

 

            Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 24 marzo.

 

      Il presidente MANCONI, nel ringraziare le personalità presenti, ricorda che ieri è stato ascoltato il  ministro De Martino proprio sulla procedura UPR delle Nazioni Unite, il quale, tra l'altro, ha sottolineato positivamente i frequenti contatti avvenuti tra questa Commissione e lo stesso ministro in relazione alla procedura ONU. Il ministro De Martino ha inoltre descritto nel dettaglio l'esito che ha avuto la riunione dello scorso mercoledì 18 marzo a Ginevra, dalla quale è emersa la decisione del Governo italiano di accettare 176 raccomandazioni delle 186 emanate il precedente 27 ottobre.

 

            Maurizio GRESSI, portavoce del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani, ricorda che il Comitato è stato fondato nel 2002 sul tema specifico della attuazione della risoluzione ONU 48/184 relativa alla istituzione di una autorità nazionale indipendente per i diritti umani, e che il Comitato stesso comprende oggi ben 92 diverse organizzazioni. Esprime l'auspicio che l'autorità indipendente possa essere istituita secondo i principi di Parigi nella legislatura corrente.

 

            Barbara TERENZI, coordinatrice del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani, ricorda il lavoro del Comitato nei due cicli di verifica periodica del rispetto dei diritti umani  condotti dalle Nazioni Unite sull'Italia, lavoro che ha portato alla stesura di un rapporto - realizzato con il concorso di circa 100 diverse persone appartenenti a distinte organizzazioni - distribuito anche in lingua inglese, che include una tavola sinottica. In questo quadro il rapporto con il Comitato interministeriale per i diritti umani che opera presso il Ministero degli affari esteri è stato continuo ed estremamente proficuo.

 

            Patrizio GONNELLA, presidente della Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili, ricorda la nascita della Coalizione che oggi comprende ben 29 organizzazioni e sottolinea il proficuo rapporto di collaborazione con il CIDU che, con riferimento alla procedura UPR, ha svolto un lavoro molto trasparente. Quanto al merito delle raccomandazioni adottate con la procedura UPR va segnalato un importante passo avanti nella decisione dell'Italia riguardo all'accoglimento di tali raccomandazioni. Ad esempio, rispetto all'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento italiano, cui il relativo disegno di legge - come è noto - è all'esame della Camera dei deputati, nel 2010 il Governo italiano si pronunciò contro l'accoglimento, mentre quest'anno a Ginevra si è detto a favore. Molto rimane tuttavia da fare sul versante della implementazione delle raccomandazioni, in particolare, tra l'altro rispetto ai diritti dei detenuti e di rom e sinti, nonché con riguardo alla istituzione di una autorità nazionale indipendente per i diritti umani o all'effettiva indipendenza dell'UNAR.

 

            Flavio ROMANI, presidente di Arcigay, sottolinea che l'indicazione italiana di accoglimento delle raccomandazioni che riguardano i diritti delle persone lgbti, da registrare ovviamente con grande favore, stride con le più recenti scelte compiute dall'Italia in questo ambito, come ad esempio il fatto che non sia stata approvata la legge contro la discriminazione delle persone lgbti sui luoghi di lavoro, così come il fatto che non abbia avuto esito il tentativo di estendere al movente omofobico la legge Mancino-Reale.

 

            Elena SANTIEMMA, responsabile Ufficio policy e lobby di Amnesty International, ricorda il costante impegno di Amnesty rispetto alle tematiche della procedura UPR; Amnesty ha seguito da vicino tale procedura sia nel 2010 sia nel 2014/15. A fronte dell'elevato numero di raccomandazioni accolte dall'Italia va sottolineato che anche all'indomani del primo ciclo UPR riguardante l'Italia nel 2010 un numero consistente di raccomandazioni fu accolto, ma che ciò non ha portato all'approvazione di alcun provvedimento concreto. Rimangono pertanto forti le preoccupazioni in ordine a molti temi, come la creazione di un'autorità nazionale indipendente per i diritti umani, la nomina e l'effettiva indipendenza del garante dei detenuti, l'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento italiano, il femminicidio, i diritti delle persone lgbti, i diritti degli immigrati e di rom e sinti. Nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dal CIDU in occasione di questo secondo ciclo UPR delle Nazioni Unite, sottolinea che sarebbe importante dare continuità al rapporto dello stesso CIDU con le organizzazioni e le associazioni per i diritti umani.

 

            Il senatore LO GIUDICE (PD) sottolinea che l'accoglimento dato dall'Italia alla maggior parte delle raccomandazioni purtroppo non indica un'effettiva disponibilità del Governo a lavorare per la loro implementazione. Ciò riguarda sia l'istituzione di una autorità nazionale indipendente per i diritti umani, sia i diritti delle persone lgbti, sia il conferimento di maggiore indipendenza all'UNAR, così come molti altri temi.

 

            La senatrice AMATI (PD) ricorda che l'istituzione di un'autorità nazionale indipendente per i diritti umani sarebbe davvero un atto dovuto, ormai, tanto più necessario in quanto in virtù della riforma costituzionale approvata pochi giorni fa alla Camera anche questa Commissione cesserà di esistere e quindi verrà meno un luogo importante di dialogo fra le istituzioni e le organizzazioni e associazioni che seguono il rispetto dei diritti umani nel nostro Paese e nel mondo. Anche rispetto alla introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento e rispetto alla tutela dei diritti delle persone lgbti si pone un problema urgente di implementazione degli impegni assunti.

 

            Il presidente MANCONI, nel ringraziare le personalità audite e i senatori presenti al dibattito, sottolinea che dalla discussione odierna è emersa forte una esigenza di raccordo tra questa Commissione e le associazioni, non solo quelle oggi qui presenti, con riferimento all'implementazione degli impegni dell'Italia assunti nel contesto della verifica periodica sui diritti umani delle Nazioni Unite: in tal senso occorrerà realizzare opportunità periodiche di consultazione reciproca. Dichiara quindi chiusa la procedura informativa.

 

            Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

 

            La seduta termina alle ore 14,45.