Alfano: «Stato di allerta massimo contro il terrorismo»
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Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha tracciato nel corso di un incontro con la stampa al Viminale, il quadro della situazione riguardo l'allerta terrorismo di questo periodo in tutta Europa.
I dati aggiornati alla fine di dicembre scorso indicano nove espulsioni di soggetti di cui 5 di nazionalità tunisina, una turca, una egiziana, una marocchina e una pachistana. Si tratta di persone che avevano regolare permesso di soggiorno e che si trovavano nel nostro Paese da lungo tempo. Due di questi, precisa Alfano, avevano coinvolto anche le famiglie per andare a combattere in Siria.
Per quanto riguarda i cosiddetti ‘foreign fighters’, prosegue il ministro, – dato riferito al 17 gennaio 2015 - sono complessivamente 59. «Ovviamente, sottolinea il ministro, non attualmente presenti in Italia, ma che hanno avuto in qualche modo a che fare col nostro paese, di cui 14 sono già deceduti».
Le strutture dedicate alla sicurezza sono tutte in stato di allerta. In particolare, il Comitato di analisi strategica antiterrorismo (CASA), riferisce Alfano, è riunito sostanzialmente in permanenza e in collegamento con gli altri paesi europei. «Tutto quanto è necessario nei limiti del possibile - ribadisce Alfano - si sta facendo per prevenire la minaccia terroristica». Tra le proposte avanzate dal nostro Paese, ha riferito il ministro, c’è anche quella di estendere il metodo ‘Casa’ a livello europeo.
Il dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha sottolineato il ministro, è in 'stato di allerta permanente' e la nostra filiera di sicurezza che si fonda sulle prefetture è in 'stato di allerta massimo'. Si sta quindi facendo un lavoro, assicura il ministro, «con riservatezza e senza sosta contro il terrorismo» per difendere i valori della libertà e democrazia nel nostro paese e in Europa.
Abbiamo innalzato al massimo i livelli di #sicurezza. Dalla fine di dicembre abbiamo espulso 9 sospetti. Saremo durissimi. #senzasosta
— Angelino Alfano (@angealfa) 18 Gennaio 2015