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Sicurezza: un anno nel complesso positivo

23 Dicembre 2014

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Il ministro Alfano ha illustrato al Viminale i risultati raggiunti nel 2014 dal ministero dell’Interno con uno sguardo agli obiettivi per il prossimo anno
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«Un anno nel complesso positivo», quello che sta per concludersi sul fronte dell’ordine e della sicurezza pubblica, l’ha definito il ministro Alfano che oggi ha illustrato al Viminale i risultati ottenuti dall’attività del ministero dell’Interno.

Il calo del 7,7% nell’indice di delittuosità, il rapporto tra delitti e abitanti, rappresenta in maniera significativa la positività dell’azione messa in campo dalle Forze dell’Ordine.

I dati positivi giungono anche da altri indicatori. Aumentate le operazioni di polizia giudiziaria nei confronti delle organizzazioni criminali con un +18% per oltre 1687 persone arrestate.

L’aggressione ai patrimoni mafiosi ha portato a 8miliardi di euro la cifra dei sequestri e a oltre 3 miliardi il valore dei beni confiscati.

Dall’aumento dei sequestri di sostanze stupefacenti (150 tonnellate in totale) si capisce l’entità di un fenomeno molto importante nonostante la grande mole di eroina, cocaina e cannabis sequestrata.

Anche la lotta alla contraffazione ha registrato un aumento di circa 5 volte del valore dei beni sequestrati.

Le nuove misure introdotte contro la violenza di genere stanno iniziando a dare i loro frutti, ha detto il ministro, come dimostrano il calo di di vittime di sesso femminile. Ha funzionato, ha specificato Alfano, il sistema di prevenzione introdotto con le nuove norme su stalking e femminicidio: l’ uso più frequente degli ‘ammonimenti’ e ben 160 allontanamenti da casa di partner violenti dimostrano l’efficacia dell’intervento dello Stato in questo delicato settore.

Sul fronte della violenza negli stadi, ha sottolineato il ministro, grazie alle nuove misure sulla sicurezza e la prevenzione sono diminuiti del 30% il numero di spettatori feriti durante le partite.

Le Forze dell’ordine sono poi state notevolmente impegnate in oltre 16mila manifestazioni di ordine pubblico che hanno causato 731 feriti tra gli operatori della sicurezza.

Alfano, nel ringraziare le Forze dell’ordine per la loro opera, ha quindi ricordato che è stato sbloccato al 55% il turn over e i tetti salariali, oltre alle nuove immissioni in servizio di poliziotti e vigili del fuoco. Questo per evidenziare che la sicurezza rimane una priorità per il Paese.

Il 2014 è stato un anno difficile è sul fronte dell’immigrazione – ha ricordato il ministro – a causa dei massicci sbarchi causati dalla guerra in Siria e dall’instabilità politica in Libia. «Il sistema  a fatica, ha commentato Alfano, ma ha retto», sottolineando il ruolo fondamentale del sistema delle prefetture sul territorio nella gestione dell’accoglienza ai migranti.

Un tema del quale non si parla molto, ha sottolineato Alfano, è il piano di intervento per l’assistenza di anziani e infanzia ha creato nuovi posti negli asili nido e nuove forme di assistenza agli anziani, nelle regioni del Mezzogiorno.

Alfano ha poi illustrato i principali nuovi obiettivi per l’anno che sta per entrare. Dalla lotta al terrorismo internazionale a nuove norme per aumentare la sicurezza urbana, in particolare, l’impegno nella lotta alla contraffazione e nella introduzione di misure per rendere effettiva la certezza della pena, nonché una nuova e sempre più efficace governance nel settore dei beni sequestrati.

Ultimo aggiornamento:

Martedì 13 Gennaio 2015, ore 18:07