L'Europa e i migranti: hotspot per verificare se possono fare la domanda di protezione internazionale
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La riallocazione dei migranti e le prossime decisioni in merito, attese entro luglio, da parte della Unione europea sono stati tra i temi del question time a cui ha risposto oggi in Aula alla Camera il ministro Alfano.
«Il meccanismo di riallocazione dei migranti non dev'essere a base volontaria, ma vincolante, ha ribadito il titolare del Viminale. Altro punto è il rimpatrio: è indispensabile rimpatriare i migranti economici non rifugiati. E' indispensabile identificarli e che la procedura sia avvallata a livello europeo. Il regolamento di Dublino - ha proseguito Alfano - è figlio di altri tempi della storia e non possiamo rimanere legati a quel meccanismo».
Per rimpatriare i migranti è necessario «identificarli e trattenerli in luoghi da cui vanno poi fatti ripartire ed è indispensabile, in questo senso, che sia l'Europa protagonista di accordi e politiche di riammissione, così come è indispensabile che la procedura venga avallata a livello europeo».
Inoltre, ha spiegato Alfano, deve essere l'Europa a sostenere finanziariamente gli hotspot, i centri - previsti dall'Agenda Juncker sull'immigrazione - dove identificare i migranti sbarcati e verificare se possono fare la domanda di protezione internazionale.