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Immigrazione, Alfano-Avramopoulos: Europa sosterrà Italia

8 Giugno 2015
L'incontro al Viminale tra il ministro e il Commissario europeo per le migrazioni conferma il forte segnale di collaborazione per affrontare l'emergenza sbarchi

di Claudio Buttinelli

«Importante passo avanti che dimostra l'intenzione dell'Europa di aiutare l'Italia». E' il ministro Alfano a commentare così l'esito dell'incontro che si è tenuto oggi al Viminale con Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza.

Il ministro dell'Interno, nel corso della conferenza stampa, ha illustrato alcuni dei risultati ottenuti a fronte della forte pressione di sbarchi di questi giorni: si va rompendo 'il muro di Dublino', come lo ha definito Alfano, ovvero non è più detto che il Paese di arrivo dei migranti debba poi farsi carico da solo dell'accoglienza. Saranno potenziati i cosiddetti 'hot spot', strutture dove dovranno essere riconosciuti coloro che hanno diritto a chiedere protezione internazionale da coloro che sono immigrati irregolari. Terzo punto evidenziato dal ministro, la messa in efficienza del sistema dei rimpatri con i Paesi di provenienza che necessità però del supporto dell'Europa nei negoziati con i paesi extraeuropei.

Anche il commissario Avramopoulos ha voluto lanciare un messaggio ai media presenti: l'Italia, in questo momento di forte pressione, non è sola. La Commissione europea, ha sottolineato, è qui per sostenere il nostro Paese ad affrontare la questione migratoria. D'altronde nessun paese può essere lasciato solo, considerando anche che la frontiera è estesa e molto esposta.

All'Italia è andato anche il ringraziamento del commissario per lo sforzo che sta facendo nell'affrontare l'emergenza. E l'Europa, ha ribadito Avramopoulos, sosterrà l'Italia in questo sforzo. Tutti i Paesi, infatti, stanno partecipando all'operazione Triton e sarà messa in atto la riallocazione di 40mila migranti che hanno bisogno di protezione internazionale e che saranno trasferiti in altri paesi.

Per questo, ha annunciato il commissario europeo, sono stati stanziati 60 milioni di euro per questa prima fase. Inoltre, è previsto che ai migranti verranno prese le impronte digitali e sono in arrivo anche 43 esperti in diritto d'asilo che opereranno direttamente sul territoro. Queste prime misure, secondo Avramopoulos, non rappresentano certo un intervento risolutivo, ma è il segnale che ora l'Europa è consapevole che questo è un problema paneuropeo e non solo che riguarda i paesi del sud dell'Europa.

Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 17 Giugno 2015, ore 13:37