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Protocollo ad Avellino sul volontariato svolto dai migranti

13 Marzo 2015
Accordo con i comuni del territorio, le altre istituzioni e le associazioni impegnate nella gestione dell'accoglienza per favorire l'integrazione. Presentato il software della prefettura per il monitoraggio delle presenze nelle strutture

La prefettura di Avellino ha promosso un accordo con i comuni della provincia per favorire lo svolgimento di attività di volontariato da parte dei migranti ospitati nel territorio provinciale, con l'obiettivo di potenziare i percorsi di integrazione attraverso un impegno utile a favore delle aree che li accolgono.

Il protocollo d'intesa, firmato ieri in prefettura, definisce i criteri in base ai quali i cittadini stranieri potranno svolgere attività di volontariato nel territorio del comune che li ospita: saranno a titolo gratuito, svolte su base volontaria, accompagnate da momenti di formazione e garantite da copertura assicurativa contro gli infortuni e per responsabilità civile verso terzi.   

L'accordo - al quale hanno aderito 11 comuni (Atripalda, Flumeri, Manocalzati, Mercogliano, Monteforte Irpino, Montefredane, Pietrastornina, Venticano, Forino, Serino, Ospedaletto), le aziende sanitarie locali, le sigle sindacali (Cgil, Cisl, Ugl), il centro per l'impiego territoriale, l'associazione di volontariato Csv, la Croce rossa italiana e i gestori delle strutture di accoglienza - prevede inoltre l'attivazione tra i soggetti aderenti di una rete per la gestione di eventuali criticità e per il supporto dei migranti, come la formazione, la raccolta farmaci, il sostegno psicologico, il tutto anche qui a titolo di volontariato.

In occasione della firma dell'accordo l'ufficio territoriale del governo (Utg) avellinese ha presentato un'altra iniziativa per il miglioramento della gestione dei migranti ospitati nelle strutture di accoglienza presenti in provincia. Si tratta di un software per il monitoraggio delle presenze, elaborato dalla prefettura per poter aggiornare costantemente e rendere fruibili i dati.

Un patrimonio informativo che oltre a mettere in rete i soggetti gestori, contribuirà, spiega l'Utg, a migliorare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte nell'accoglienza e nella gestione e a rendere i cittadini più consapevoli delle realtà del loro territorio.

Ultimo aggiornamento:

Venerdì 13 Marzo 2015, ore 12:16