Legislatura 17ª - Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani - Resoconto sommario n. 60 del 18/11/2014


 

COMMISSIONE STRAORDINARIA PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI

 

MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014

60ª Seduta

 

Presidenza del Presidente

MANCONI 

 

       Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, Giuseppe Scifo, rappresentante della Flai CGIL di Ragusa, e Antonello Mangano, giornalista.  

 

 

       La seduta inizia alle ore 14,35.

 

 

SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI  

 

Il presidente MANCONI comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.

 

Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

 

 

PROCEDURE INFORMATIVE 

Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale: audizione di Giuseppe Scifo, rappresentante della Flai CGIL di Ragusa, e di Antonello Mangano, giornalista, sulla condizione delle donne rumene impiegate in agricoltura a Vittoria   

 

       Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 4 novembre scorso.

 

            Il presidente MANCONI ricorda che l'audizione odierna prende le mossa da un articolo di Antonello Mangano pubblicato sull'Espresso nel settembre scorso in cui venivano denunciate le condizioni di sfruttamento cui sono sottoposte alcune donne rumene impiegate in agricoltura nel territorio ragusano e sottolinea come la riduzione in schiavitù e il lavoro coatto caratterizzano milioni di lavoratori e lavoratrici in tutto il mondo in una nuova e inquietante fase della modernità.

 

       Giuseppe SCIFO, rappresentante della Flai CGIL di Ragusa, traccia un quadro dell'attuale situazione del settore agricolo nella provincia di Ragusa. La situazione del lavoro nel comparto agricolo della zona è caratterizzata da forti criticità nel contesto del lavoro dipendente. In questi ultimi anni, nonostante la crisi economica generale a carattere nazionale, il settore delle produzioni agricole nella provincia ha mantenuto stabili i livelli occupazionali. Dai dati degli iscritti registrati negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli, in provincia risultano  26.979 lavoratori e di questi la metà (13.240 pari ai 49,08 per cento) è di nascita non italiana, con punte del 69.41 per cento a Santa Croce del 68.50 per cento ad Acate, del 53,72 per cento a Ispica, del 48,45 per cento a Vittoria dove risultano iscritti oltre 10.000 lavoratori. L'agricoltura ragusana, insieme a significativi livelli quantitativi e qualitativi della produzione e alla presenza diffusa di tante aziende di eccellenza e di qualità, registra altresì fenomeni diffusi di rilevante gravità per le forme di abuso e di sfruttamento delle condizioni di bisogno di tanti lavoratori e lavoratrici. Il modello di agricoltura è ormai destagionalizzato, con una produzione in serre che prevede un ciclo lungo di lavoro cha va da settembre a luglio e ha richiesto l'impiego di forza lavoro straniera. Negli anni '90 sono stati i lavoratori provenienti dal Maghreb a essere impiegati, i quali hanno dato vita a una comunità coesa e ben integrata nel territorio. A partire dal 2002-2003 sono arrivati i primi lavoratori rumeni, ma la loro presenza non risulta ufficialmente nei dati INPS poiché si trattava di lavoro nero. Dal 2007, con la libera circolazione a livello europeo, la presenza di lavoratori e lavoratrici provenienti dalla Romania è diventata massiccia, quasi un quinto dell'intera forza lavoro comparto agricolo. Questo ha comportato diverse dinamiche salariali con offerta di manodopera a costi più bassi, forte presenza femminile nel lavoro in serra, e una distribuzione non più nei centri abitati ma direttamente nelle campagne. Lavoratori e soprattutto lavoratrici della Romania, spesso trasferitesi con i propri figli, vengono sistemati in abitazioni messe a disposizione dai datori di lavoro nelle campagne in una condizione di isolamento e vulnerabilità, senza nessun contatto con la popolazione locale e una dipendenza totale dai datori di lavoro nelle esigenze quotidiane (dall'acqua potabile alla frequenza della scuola per i bambini). All'interno di questo contesto si registra una situazione generale di criticità sul rispetto dei contratti di lavoro e dei diritti dei lavoratori dipendenti. Si tratta di sottosalario diffuso, di lavoro nero e di sfruttamento e negazione della dignità delle persone. La parte più vulnerabile all'interno di questo contesto è rappresentata dalle donne la cui condizione di isolamento, in certi casi, è degenerata in una condizione di sfruttamento e violenza. Un contesto che la Flai CGIL ha denunciato già a partire dai 2011 con una campagna del sindacato di strada rivolta a migliaia di lavoratrici occupate nelle campagne che vivono una condizione di isolamento sociale. Di fronte a questa situazione la Flai Cgil ha investito proprie risorse per mettere in campo una azione di tutela dei diritti direttamente nelle campagne. Dal 2012, di concerto con la Cooperativa Proxima aderente alla piattaforma nazionale antitratta, è partito il progetto Solidal Tranfert per raggiungere i lavoratori nei luoghi lontani dai centri urbani, per rompere l'isolamento e tutelare i diritti dei più deboli. Si è entrati in contatto con una realtà di donne e uomini i cui bisogni sono da un lato la tutela nel lavoro e nella previdenza e dall'altro bisogni di assistenza sociale e sanitaria.

 

       Antonello MANGANO, giornalista, sottolinea la mancanza di alternativa per queste donne che vivono in uno stato di segregazione e che accettano il ricatto per offrire ai loro figli una opportunità di vita. È necessario che gli imprenditori agricoli e gli operatori che commercializzano i prodotti si assumano delle responsabilità nei confronti di queste persone e garantiscano loro condizioni di lavoro dignitose. Quanto succede in Sicilia accade anche in Calabria, nella piana di Sibari e anche nel sud della Spagna, a Siviglia, nella raccolta delle fragole. È un problema che va affrontato a livello europeo ed è ormai noto a tutti i livelli. Quanto agli interventi necessari in tempi brevi, occorre finanziare in maniera adeguata il sistema nazionale antitratta che rappresenta l'unica modalità di intervento in situazioni così drammatiche.

 

    La senatrice SERRA (M5S) chiede quali percorsi siano in atto nel ragusano per porre rimedio a una situazione così grave.

 

    Il senatore SANTANGELO (M5S) chiede se situazioni simili di sfruttamento investono anche la provincia di Trapani.

 

    La senatrice PADUA (PD) sottolinea lo sforzo che in questi anni la società civile del territorio ragusano sta facendo per aiutare le donne rumene sfruttate.

 

Il presidente MANCONI chiede se si possa parlare di caporalato, declinato in forme diverse da quelle conosciute finora.

 

Giuseppe SCIFO chiarisce che l'intervento della Cooperativa Proxima e l'inserimento nella rete antitratta ha permesso di assistere centinaia di donne e che occorrerebbe assicurare al sistema un finanziamento costante, su base triennale, come previsto dalle normative europee. Conferma che anche nel territorio trapanese, e in particolare a Montebello nella raccolta delle olive, si assiste a queste forme di sfruttamento. Non si può parlare di caporalato perché sono gli stessi datori di lavoro a mettere in atto tali forme di segregazione, i caporali esistono nell'assicurare alle donne alcuni servizi come ad esempio l'uso di un mezzo per accompagnare i bambini a scuola o per andare a far la spesa. Sono in atto una serie di interventi da parte del Comune di Vittoria e della CGIL nei confronti dei minori ma servirebbe un intervento capillare e costante su tutto il territorio.

 

    Il presidente MANCONI ringrazia Giuseppe Scifo, Antonello Mangano e i senatori presenti al dibattito, dichiarando chiusa la procedura informativa.

 

       Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

 

       La seduta termina alle ore 15,55.