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Dall’emergenza a fenomeno strutturale: giornata d’apertura all’Anci dedicata all’Asilo

28 Ottobre 2015
Esperti, sindaci e istituzioni portano la testimonianza delle loro esperienze maturate sul campo. Manzione: i prefetti di fondamentale importanza nella prima fase dell’accoglienza

Servizio di Claudio Buttinelli e Michele Ciervo

Con una riflessione che prende spunto dal titolo del convegno che oggi a Torino ha visto l’inizio dei lavori per la XXXII assemblea dell’Associazione nazionale comuni d’Italia (Anci), "Asilo: Verso un sistema comune", rappresentanti delle istituzioni e delle autorità locali hanno cercato di delineare lo scenario anche futuro per un fenomeno, quello delle migrazioni, che sembra avere ormai assunto un carattere del tutto strutturale, visti i conflitti e le condizioni economiche che si susseguono nei paesi dell’Africa e del Medio Oriente.

Il sottosegretario Manzione, intervenendo al dibattito ospitato nella Sala dei 500 del Lingotto, ha posto subito in evidenza lo sforzo del nostro Paese attraverso vari strumenti: dalla protezione umanitaria, per gravi motivi, oltre a quella internazionale che viene assicurata nel resto d’Europa, all’impegno delle Commissioni incaricate di valutare le domande di asilo che hanno dovuto affrontare quest’anno circa 66mila richieste con già 50mila risposte.

L’Europa però, ha sottolineato il sottosegretario, ritiene ancora che si tratti di un’emergenza, ma i ‘numeri’ probabilmente non rientreranno nella ‘norma’, quindi dobbiamo assumere un sistema, una cooperazione tra strutture dello Stato con ‘obbligatorietà di quote non predefinite’, ma calibrate sul Fondo sociale delle regioni. Anche i prefetti si sono rivelati di fondamentale importanza nella prima fase dell’accoglienza dei migranti, ma la strada da seguire - ha ribadito Manzione - è quella di aumentare l’accoglienza offerta dai comuni tramite lo Sprar e diminuire quella ‘speciale’ gestita dalle prefetture. 

La giornata era stata aperta dai saluti istituzionali del prefetto di Torino, Paola Basilone, che ha sottolineato l’impegno della prefettura con la sottoscrizione di protocollo con i comuni della provincia per incentivare il lavoro volontario dei migranti accolti.

E di mancanza di visione complessiva del fenomeno migratorio, ha parlato Andrea Riccardi, fondatore della comunità di S. Egidio, e di incomprensione da parte di alcune nazioni europee che senza il contributo dei migranti andranno sicuramente incontro a problemi causati dall’invecchiamento della popolazioni e conseguenti problemi per la sostenibilità delle proprie economie che non potranno fare a meno del contributo di ‘gioventù’ che viene dai migranti.

Sul tema, poi, del funzionamento dei nuovi fondi europei per la migrazione e l’integrazione è intervenuto il prefetto Angelo Malandrino, vice capodipartimento per le Libertà civili e per l’immigrazione. Tra i vantaggi di questa nuova programmazione, orizzonte temporale più lungo (2-3 anni), meno burocrazia, e flessibilità nell’allocazione delle risorse tra i vari assi del programma.

Prevista una road map che dagli ‘hot spot’ per l’identificazione giunga attraverso una accoglienza diffusa sul territorio e qualificata, ad una vera e propria integrazione, quale obiettivo finale.

Inizio dei lavori per la XXXII assemblea Anci

Ultimo aggiornamento:

Mercoledì 28 Ottobre 2015, ore 16:19

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