La prevenzione prioritaria per la sicurezza del Paese
Temi:
Ultimo aggiornamento:
Sono salite a 107 in tutto dal 2015 le espulsioni eseguite per motivi di sicurezza dello Stato. E già questa mattina i Reparti operazioni speciali (Ros) dei Carabinieri in Campania hanno sgominato un'organizzazione di otto stranieri, indagati per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e al falso documentale e, tra questi, ci sarebbe anche l'ideatore dell'organizzazione, un tunisino jihadista che si era autoradicalizzato.
«Nessun risparmio sul fronte della prevenzione in cui crediamo e per la quale investiamo ogni energia possibile - ha commentato il ministro dell'Interno Angelino Alfano - ancora una volta i nostri uomini delle Forze di Polizia e dei servizi di Intelligence hanno dimostrato un eccezionale livello di professionalità, requisito essenziale per abbassare il più possibile il livello di rischio nel nostro Paese».
Rispondendo al Question time al Senato della Repubblica il 29 luglio, il ministro Alfano aveva fornito i dati sull’attività antiterroristica, indirizzata all'obiettivo principale di «comprimere il coefficiente di rischio. Possiamo gioire ed essere orgogliosi dei risultati fin qui ottenuti, ma non possiamo negare che il rischio ci sia: 160.593 persone sospette controllate e controlli estesi a 346 navi e oltre 34.371 veicoli, 549 le persone arrestate, 2.859 le perquisizioni su sospetti, 884 le persone indagate in stato di libertà».
«Siamo un grande Paese nel quale fino ad ora la prevenzione ha funzionato - aveva ribadito Alfano - e sono importanti i risultati ottenuti a partire dal 1° gennaio 2015» che oggi vedono salire, appunto, a 107 le espulsioni di radicalizzati o sostenitori della jihad».